"Educazione Fisica Adattata... inForma", oggi il convegno sull'inclusione attraverso lo sport
Si è tenuto oggi 27 aprile nel Salone Consiliare di Palazzo Banci Buonamici il convegno regionale dal titolo "Educazione Fisica Adattata... inForma", promosso dal Comune e dalla Provincia di Prato, dall'Ufficio Scolastico Regionale del Ministero dell'Istruzione, dalla Regione Toscana e dalla Confederazione delle Associazioni dei Diplomati Isef e dei Laureati in Scienze Motorie, con la partecipazione di Trofeo Città di Prato, CONI Toscana, CIP Toscana, Centro Giovanile di Formazione Sportiva Prato e Adisef Prato.
Il convegno, che ha visto la partecipazione di un centinaio di persone fra dirigenti scolastici, docenti di scuole di ogni ordine e grado, genitori, operatori ed esperti del mondo dello sport, è stato realizzato per valutare lo stato dell'arte e diffondere la conoscenza delle metodologie di inclusione e coinvolgimento dei ragazzi con bisogni educativi speciali attraverso l'attività sportiva.
L'incontro è stato suddiviso in due sessioni: la prima, più teorica, è stata dedicata all'illustrazione delle buone pratiche didattiche e d'inclusione da adottare durante le lezioni di educazione fisica e, in generale, durante lo svolgimento di attività ludico-motorie; la seconda parte del convegno è stata invece destinata alle testimonianze e al racconto diretto dei progetti territoriali, con la partecipazione di Daniele Cassiani, campione italiano di para-archery FITArco e medaglia di bronzo ai Mondiali di Pechino, e con il resoconto delle esperienze dello staff tecnico del Trofeo Città di Prato, della squadra Special Team Prato e del Centro per la Riabilitazione e per le Diverse Abilità - Fondazione CRIDA.
Giovanna, mamma di un ragazzo dello Special Team Prato, ha raccontato la sua esperienza: "Mio figlio Paolo, affetto da autismo, è da sempre un ragazzo euforico ed energico. Il suo primo impatto con lo sport è avvenuto attraverso l'acquaticità; verso i 12 anni ha cominciato a praticare il nuoto, prima con delle lezioni private e poi, imparando e migliorando, è entrato nello Special Team Prato, dove ha anche cominciato a praticare basket. L'allenamento quotidiano lo fa sentire coinvolto, ed ha aumentato la sua autostima e la sua autonomia, insegnandogli a stare bene con gli altri ed incanalando positivamente la sua energia. E' necessario armarsi di pazienza e buona volontà, crederci ed andare avanti con determinazione e coraggio, perchè accompagnare un ragazzo in questo percorso rappresenta uno sforzo considerevole anche per la sua famiglia."
"Non è facile coinvolgere i ragazzi con disabilità nelle attività sportive, ed è necessario sviluppare quella che per loro può essere un'occasione di aggregazione e di condivisione, di porsi e di raggiungere obiettivi quotidiani" osserva Simone Faggi, assessore allo Sport e vicesindaco del Comune di Prato. "L'aspetto agonistico passa in secondo piano: dobbiamo lavorare per far sì che i ragazzi con bisogni speciali possano svolgere attività sportiva anche al di fuori dell'orario scolastico, intraprendendo così un percorso che possa coinvolgerli anche dopo la conclusione degli studi."
Al convegno sono intervenuti, fra gli altri, il sindaco di Prato e presidente di ANCI Toscana Matteo Biffoni, la dirigente dell'Ufficio Scolastico Territoriale di Prato e Pistoia Laura Scoppetta, la coordinatrice dell'Ufficio educazione fisica e sportiva dell'UST Elisabetta Faggi, il delegato provinciale del CONI Massimo Taiti e l'assessore all'Istruzione Mariagrazia Ciambellotti.
sg
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