“Il Caso Roso. Da uno studio forense la rivelazione del terzo sesso”
Il libro, partendo da un celebre caso forense del 1818, tratta l’individuazione scientifica di un terzo sesso umano sino ad oggi sconosciuto e solo ora riconosciuto come una nuova variazione dei disordini dello sviluppo sessuale.
Alla presenza degli autori Annarita Franza e Vincenzo Lusa e con l’intervento di Teresa Megale, il pubblico potrà scoprire una storia mai riportata in letteratura prima d’ora, quella di Maria Rosa Fantini, nata nel 1764 in un sobborgo di Firenze, che vide sciolto il suo matrimonio dopo la domanda di annullamento presentata dal marito, che riteneva l’unione nulla perché contratta con una donna incapace di generare prole o adempiere ai doveri coniugali. Il caso fu affidato al celebre anatomista Vincenzo Chiarugi, padre della scienza psichiatrica italiana, che riscontrò delle importanti anomalie anatomiche a carico dell’apparato genitale di Maria Rosa, contestandone il sesso anatomico. Inoltre, quando Maria Rosa venne ricoverata presso l’Arcispedale di Santa Maria Nuova, fu trasferita con la forza presso la corsia degli uomini . Qui venne affidata alle cure del medico Stanislao Petri che coattivamente mascolinizzò il suo nome da Rosa in Roso. Il medico incluse nelle proprie annotazioni cliniche un’intensa intervista con la paziente nella quale costei dichiarò la propria sofferenza nel dover trascorrere lì gli ultimi giorni della sua vita: “ Io chiamo Rosa sono donna, fui donna, e mi meraviglio e dolgo come lor Signori mi vogliono far morire qui fra gli uomini ”. A nulla valse: Maria Rosa morì alle 11 del mattino del 16 aprile 1839.
Nel volume sono affrontate sia le tematiche psico-biologiche, proprie della sessualità umana, nonché le delicate questioni connesse allo studio del sex and gender e la ricaduta che quest’ultima problematica assume oggi in campo sociale e legislativo.
Il “Caso Roso” è stato originariamente presentato nel 2015 a Orlando, presso l'American Academy of Forensic Sciences, sezione di Psichiatria e Scienze del Comportamento. La notizia è poi stata ripresa da oltre 400 testate giornalistiche internazionali tra cui The Telegraph, all'interno del dibattito sul riconoscimento del sesso neutro in persone presentanti Disturbi dello Sviluppo Sessuale. È stato poi presentato presso la Sala Capranica del Senato all'interno del Convegno La Violenza sui Minori e nel 2016 lo studio è stato oggetto di un documentario monografico da parte di Rai Voyager.
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