ComunicAzioni Social, servizi e informazioni a portata di smartphone
Una Pubblica Amministrazione a portata di smartphone, che entra nelle case dei cittadini per fornire informazioni e servizi utili, abbattendo gli ostacoli della burocrazia e delle code allo sportello: è questo l'obiettivo a cui il Comune di Prato sta lavorando negli ultimi anni con l'apertura di nuovi canali social e chat per dialogare con i cittadini e costruire con loro un rapporto all'insegna della trasparenza e della partecipazione. Del percorso finora fatto e delle nuove sfide si è parlato stamani alla Biblioteca comunale Lazzerini nell'incontro pubblico "ComunicAzioni Social. Come cambiano organizzazione, strumenti e linguaggi della PA con web, social e chat al servizio dei cittadini", organizzato dal Comune di Prato a conclusione del corso di formazione per i dipendenti sulla sperimentazione di strumenti social e di un nuovo modello organizzativo della comunicazione tenuto dall'associazione Social PA, che ha coordinato l'incontro di stamani attraverso il suo presidente Francesco di Costanzo.
Ad aprire i lavori è stata l'assessore alla Comunicazione Benedetta Squittieri: «I due assi su cui ci siamo mossi sono come raccontare la città di Prato al di fuori di Prato, per attrarre turisti ed operatori economici e come comunicare ai cittadini le informazioni sui servizi che l'Amministrazione fornisce. La comunicazione è cambiata molto negli ultimi anni, si è evoluta secondo nuovi modelli con cui fin da subito abbiamo voluto confrontarci per rendere l'Amministrazione più semplice e trasparente. La velocità, la semplicità del linguaggio e l'ampio raggio di azione sono caratteristiche che rendono prezioso oggi l'utilizzo dei canali social e chat a livello istituzionale, innescando processi di partecipazione e coprogettazione che sono stati ampiamente sperimentati da questa Amministrazione». Ne sono esempio il Piano operativo, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums), il Piano di Azione delle Energie Sostenibili (Paes), il Piano Smart City, Popo up Lab e Art e i progetti di riqualificazione Riversibility, Parco Centrale, Macrolotto 0 e 100 Piazze, illustrati dall'assessore all'Urbanistica Valerio Barberis in un video. Ma le buone pratiche non finiscono qui: il Comune di Prato ha già in attivo diverse “azioni social” fra cui la pagina Facebook istituzionale ed alcune pagine tematiche (es. Biblioteca Lazzerini, Città di Prato, Officina Giovani), il profilo Twitter, un canale You Tube e, dal maggio scorso, un canale We Chat per la diffusione delle informazioni alla comunità cinese, mentre è in attivazione un canale Telegram per temi specifici, come sport e pubblica istruzione. In particolare l'esperienza di We Chat è stata illustrata da Lisa Panella del Servizio Immigrazione: la sperimentazione è partita da un lavoro di approfondimento sull'uso di uno strumento molto diffuso nella comunità cinese, ma non altrettanto in Italia, trasformandosi in una buona pratica utilizzato già da oltre 20mila persone a Prato, ad un mese dall'esordio, con un trend di crescita di 10 nuovi utenti al giorno. Uno strumento di integrazione quindi, oltre che di informazione.
Interessante anche il confronto con altre amministrazioni comunali, come i Comuni di Ancona, Trieste, Reggio Emilia e Bergamo, che attraverso i loro "addetti ai lavori" Christian Tosolin, social media manager Comune di Trieste, Nicoletta Levi, dirigente Servizio Comunicazione del Comune di Reggio Emilia, Francesco Alleva, portavoce del sindaco del Comune di Bergamo e Marco Porcu dell'Ufficio Comunicazione del Comune di Ancona - hanno raccontato la loro esperienza, gli strumenti e le strategie social.
cb
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