Firmato il protocollo d'intesa sulla mediazione familiare
E' stato firmato ieri, martedì 3 luglio, il Protocollo d'intesa fra l'amministrazione comunale, la Società della Salute e il Tribunale di Prato per facilitare l'accesso ai percorsi di mediazione familiare da parte delle coppie interessate.
L'accordo, che sarà inizialmente attivato in fase sperimentale fino alla fine del 2018, consentirà l'individuazione, sia da parte dei servizi sociali sia da parte del tribunale e comunque su base volontaria, delle famiglie idonee all'inserimento nel percorso di mediazione, che in caso di separazioni, divorzi e conflitti familiari cercherà di trovare la soluzione che tuteli il più possibile la continuità dei legami familiari ed affettivi e che maggiormente consenta l'esercizio della comune responsabilità genitoriale.
Le famiglie individuate, che per la fase sperimentale saranno indicativamente una dozzina, verranno scelte secondo criteri di priorità, come la presenza di figli minori o l'impossibilità di accedere ad altre tipologie di percorso per motivi economici; l'andamento del progetto sarà monitorato da un apposito tavolo di lavoro, che valuterà se e in che modalità estendere il progetto alla fine della fase sperimentale, ed eventualmente si coordinerà con la Regione per promuovere la diffusione ad altri territori di questo modello innovativo di collaborazione interistituzionale e intersettoriale.
"Questo progetto conferma il nostro impegno nell'avvicinare l'Amministrazione e le pubbliche istituzioni ai cittadini - commenta l'assessore al Sociale Luigi Biancalani. - Il Protocollo ci consentirà di aiutare le famiglie che affrontano un percorso difficile come può essere quello della separazione o del divorzio, sempre cercando di garantire la massima tutela agli eventuali minori coinvolti e di minimizzare il disagio familiare."
L'accordo fa seguito al tavolo di lavoro attivato fra il Tribunale di Prato, la Società della Salute e l’Associazione CoMeTe Prato, che tramite il progetto “Le persone e la famiglia oltre la separazione – Sevizio per il post divorzio”, approvato e finanziato dalla Regione Toscana lo scorso ottobre, ha consentito di attivare un Servizio di Mediazione familiare che grazie alla sinergia tra l’intervento pubblico e la professionalità privata può accogliere e prendere in carico situazioni problematiche, offrendo un intervento su misura.
sg
Condividi su: