Il sindaco Biffoni: “Sbalordito dalle dichiarazioni dell’Avvocato Romano. Con la firma del contratto il ripescaggio era certo”
“Resto sbalordito dalle dichiarazioni dell’Avvocato Joseph Romano, che ha fissato la data del contratto fuori tempo massimo per il ripescaggio, che aveva garantito di aver mandato un milione di dollari canadesi che si sono persi per la strada e che ora potrebbe farci vedere almeno i biglietti aerei acquistati per essere a Prato oggi per la definizione dell’acquisto, come aveva annunciato”.
Sono troppe le zone d’ombra nella vicenda della cessione dell’Ac Prato 1908 all’avvocato canadese e il sindaco è pronto a raccontare i fatti a chiunque sia interessato. “Paolo Toccafondi è venuto spontaneamente in Palazzo Comunale, dal sindaco, dichiarando di voler cedere a zero euro la società e chiedendomi di aiutarlo a trovare una persona interessata. Un lavoro che ho svolto volentieri perché riconosco il valore di una squadra cittadina che funzioni. Poche ore dopo, con pec agli uffici competenti, l’Ac Prato ha comunicato il recesso dall’aggiudicazione dalla gestione dello stadio Lungobisenzio e lo scioglimento da ogni vincolo. Ed è da quel momento che la società non ha più la disponibilità della struttura, avendovi rinunciato poiché lo stadio era ritenuto sovradimensionato per una squadra di serie D”.
Biffoni ricorda ancora una volta che la retrocessione del Prato calcio è avvenuta sul campo, dopo un campionato non all’altezza delle aspettative, e che tra le potenziali persone disponibili ve ne erano anche di interessate alla società indipendentemente dalla categoria. Soltanto dopo la comunicazione, da parte degli uffici, che ha fissato per il 20 agosto prossimo la ripresa in consegna dell’impianto, atto dovuto a seguito della rinuncia presentata dalla stessa AC Prato 1908, sia da parte di Paolo Toccafondi sia da parte dell’avv. Romano sono arrivate ripetute rassicurazioni con tuttavia l’inoltro di poco credibili documenti o copie di documenti finalizzati ad avvalorare il buon esito della trattativa. “Ne cito soltanto uno – puntualizza il sindaco -: la copia del bonifico emesso da Romano in data 24 luglio per una cifra di un milione di dollari canadesi, pari a circa 650mila euro. Bonifico che, ad oggi, dopo 10 giorni, non risulta accreditato sul conto dedicato presso il notaio Francesco De Luca”.
“Tendo ad essere il più possibile lento all'ira, che ritengo spesso essere uno spreco di energie, ma dopo l’intervista dell'avvocato Joseph Romano apparsa oggi su TV Prato faccio fatica veramente a trattenermi – aggiunge Biffoni -. Siamo alle comiche vorrei dire. Romano voleva in Prato in Serie C? Bastava che venisse 15, 10, 5, 3 giorni fa e avrebbe avuto il Prato in serie C. Bastava firmare quel contratto dal notaio. Ma per firmare il contratto dal notaio bisognava prendere un volo che non è mai stato preso e magari evitare di venire il 3 (la scrittura privata è del 7 luglio!) e muoversi qualche giorno prima! Inoltre – aggiunge Biffoni - trovo alquanto bizzarro che si trovi il tempo di parlare a un’emittente televisiva e non di telefonare al sindaco che ha fatto da tramite e poi ha lasciato le due parti libere di trattare. Sono stato contattato tutte le volte in cui le cose sembrava andassero male e quindi trovo veramente bizzarro il silenzio quando la fase diventa veramente cruciale. Siamo alla pantomima, troppe cose non tornano e come sindaco non posso fare finta di niente”.
Avendo avuto modo solo in questi ultimi giorni di entrare in possesso e di esaminare parte della documentazione, paiono evidenti delle zone d’ombra che hanno connotato tutta questa operazione di cessione, tali da farci dubitare della sua genuinità. In considerazione di ciò l’Amministrazione doverosamente trasmetterà i documenti alla locale Procura della Repubblica per le verifiche e gli accertamenti del caso.
edr
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