Sequestrati negozio e abitazione trasformati in laboratorio
Nei pressi di Porta Pistoiese la Polizia Municipale ha sequestrato un negozio e l'attigua abitazione in uso ad una ditta di confezione di abbigliamento pronto moda gestita da orientali. Il negozio, adattato per l'uso artigianale, era invaso da materiale in lavorazione, filati e macchinari tessili inclusa la cantina nel sottosuolo in cui erano sistemate quattro postazioni lavoro e relativi macchinari. In trenta metri quadrati circa erano stipate 12 cucitrici ed una taglierina oltre a tutto il materiale occorrente per lavorare, la voluminosa merce in lavorazione e gli scarti tessili raccolti in sacchi neri.
Nella casa confinante, in uso al titolare della ditta e di proprietà del figlio, a piano terra gli agenti di Piazza Macelli hanno rinvenuto altri tre macchinari tessili ed altro materiale da lavoro. Al piano primo dell'alloggio risiedeva il titolare della ditta con la sua famiglia mentre per i lavoratori era stato allestito il piano sottotetto dove sono stati contati almeno nove posti letto. La soffitta, non praticabile e in origine raggiungibile dalla sottostante cucina tramite una botola, è stata resa accessibile mediante un taglio del solaio rappresentato dal soffitto del piano primo all'altezza del vano scala e l'inserimento di una ripidissima scala in legno.
La Polizia Municipale ha contestato violazioni in materia di sicurezza ed alla normativa antisismica oltre ad irregolarità edilizie ed ambientali; la ditta di confezioni infatti, pur avendo il registro di carico e scarico rifiuti, dal 2017 non l'aveva mai compilato non riuscendo a dimostrare il corretto smaltimento degli scarti tessili prodotti con la propria attività. Inevitabile è scattato il sequestro dei macchinari e degli immobili al fine di interrompere le numerose violazioni in corso.
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