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Comune di Prato

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29/08/2018 19:32
Ambiente La sentenza del Tar Lombardia ha bloccato gli impianti. Preoccupazione per le prossime settimane dopo il ritorno dei pratesi dalle vacanze

Emergenza smaltimento liquami, il sindaco incontra gli spurghisti

"Vogliamo risposte immediate prima che vi sia un'emergenza"

Il ritorno dei pratesi dalle vacanze, la riapertura delle scuole e l'accumulo dei servizi non effettuati in agosto preoccupano fortemente per l'aggravarsi di una situazione già al limite. La sentenza del Tar della Lombardia che ha accolto il ricorso di alcuni Comuni lombardi contro l'uso agricolo dei fanghi trattati, ha portato al blocco degli impianti lombardi a cui Gida li conferiva. Da qui la difficoltà per Gida, così come per altri impianti toscani che trattano la depurazione dei fanghi, di poter stoccare il liquame e svolgere il servizio di depurazione.

L'incontro con il sindaco è stato chiesto dalle tre principali aziende che servono il territorio, la Durgoni, la Cristal spurgo e Lo spurgo: "La scomparsa di Peppino Durgoni ha colpito tutti noi e in un primo momento avevamo anche ipotizzato di rimandare l'incontro, ma anche nel rispetto del suo lavoro e in accordo con gli spurghisti abbiamo ritenuto che fosse giusto non perdere nemmeno un giorno su un tema così importante", ha sottolineato il sindaco Biffoni. Le imprese di spurgo più attive nella nostra provincia conferiscono a Gida circa 100 tonnellate al giorno, ma l'azienda a oggi ha dovuto ridurre dell'80% la propria attività di liquami ricevuti su gomma. "Non potendo a nostra volta conferire agli impianti lombardi dobbiamo trovare altre sedi, anche all'estero, con grande difficoltà e aumento dei costi - ha sottolineato il direttore di Gida Simone Ferretti, presente all'incontro con il Presidente Alessandro Brogi -. Questa settimana Gida ha riaperto alle aziende di spurgo un quinto del prossimo potenziale, la metà a partire dai prossimi giorni, ma sappiamo che non sarà sufficiente".

"Non possiamo assolutamente aspettare, la situazione deve essere sbloccata in qualche modo perché il servizio di spurgo è essenziale anche per la sicurezza sanitaria della città. Un servizio ai cittadini, alle strutture pubbliche come scuole ed ospedali, ai servizi come alberghi o ristoranti che se saltasse comporterebbe conseguenze drammatiche - ha sottolineato il sindaco Matteo Biffoni -. Già da domani parlerò con la Regione Toscana affinché l'ordinanza emessa lo scorso 3 agosto per consentire ad alcuni impianti toscani di stoccare i liquami venga estesa anche a Gida. Provvedimento probabilmente non sufficiente, ma comunque importante".

Gli spurghisti hanno illustrato al sindaco le difficoltà anche economiche, per l'impossibilità di far lavorare le aziende a pieno regime e di rispettare gli appalti con conseguenze anche occupazionali.

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