Le splendenti sinapsi di "Waterbones" da oggi all'ingresso della Biblioteca Lazzerini
E' stata inaugurata stamani "Waterbones", l'installazione permanente di Loris Cecchini posta all'ingresso della biblioteca Lazzerini, il nuovo progetto di arte pubblica realizzato dal Comune di Prato e dal Centro Pecci per promuovere l'identità della città come luogo della cultura contemporanea. Erano presenti l'assessore alla Cultura Simone Mangani, la presidente del Consiglio comunale Ilaria Santi, la direttrice del Museo Pecci Cristiana Perrella, l'artista, Loris Cecchini, e il responsabile dell'area artistica del Pecci Stefano Pezzato.
La nuova opera realizzata per la città di Prato da Loris Cecchini, artista cresciuto in Toscana e attivo a livello internazionale, è stata acquistata dal Comune di Prato in concomitanza con i trent'anni di attività del Centro Pecci (1988-2018): «Dopo "L'anello mancante della catena che non c'è", opera di Marco Bagnoli che caratterizza la nuova piazza Ciardi, "Waterbones" di Loris Cecchini è la seconda acquisizione di arte pubblica del 2018 - commenta l'assessore Mangani - La volontà del Comune di Prato è quella di caratterizzare la città anche attraverso la collezione permanente del Centro Pecci. La Campolmi, splendido recupero di uno storico edificio industriale, si fregia da oggi di un segno nuovo, eppure particolarmente rispettoso del contesto».
La scenografica installazione è formata da 500 moduli d'acciaio inox, ideati dall'artista per essere aggregati fra loro e diffusi nell'ambiente come sinapsi di un sistema organico o di un meccanismo rampicante che riflette continuamente la luce, in un'unica tramatura sinuosa che invade la parete in cemento di fianco all'ingresso della biblioteca, assumendo il valore simbolico della rigenerazione e trasformazione dell'antica fabbrica tessile recuperata a nuova vita.
cb
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