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Comune di Prato

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26/10/2018 11:30
Officina giovani Mostre Oggi venerdì 26 ottobre alle 17.30 a Officina Giovani, in piazza Macelli. L'ingresso è gratuito.

A Officina Giovani si inaugura la mostra "Ultra Modum Humanum - Al di sopra della natura umana"

19 artisti si incontrano per dare vita a visioni e concetti filo conduttore di un solo insieme poetico

Oggi venerdì 26 ottobre negli spazi di Officina Giovani, in Piazza Macelli, verrà inaugurata "Ultra Modum Humanum - Al di sopra della natura umana", mostra a cura del Caffè Michelangiolo di Firenze con la direzione artistica di Massimo Innocenti e il coordinamento di Claudio Bartoli. L'iniziativa fa parte della rassegna autunnale di Officina Giovani.

Gli artisti presenti alla mostra - Andrea Biagi, Benedetta Moracchioli, Claudio Bartoli, Francesca Bernardi, Giovanni Farci, Giovanni Bigazzi, Laura Guastini, Massimo Innocenti, Marco Pioppi, Piero Mazzoni, Paolo Lauri e Federico Pezzatini (musicista), Roberto Pupi, Stefania Balocco, Silvia cardini, Tannaz Lahiji, Walter Puppo, Valentin Osadcìì e Zeljko Pavlovic - si incontreranno tenendo presente momenti ed esperienze sia sociali che ideali, dove visioni e concetti diverranno il filo conduttore di un solo insieme poetico, una specie di racconto intervallato da capitoli, dove i soggetti e gli avvenimenti creeranno altre storie e nuove relazioni. Un'odissea personale ma non intimistica, energetica, visionaria e rivolta verso un possibile e diverso orizzonte. Alcune storie sono soggette alla drammaticità del luogo o al suo stesso scopo, il lavoro, mentre altre sono rivolte verso il sogno, la bellezza naturale e le sue domande, la storia e il suo vincolo umano. Una forma di "romanzo" disincantato proprio dalla diversità dei punti di vista, ma tutti assieme, nelle peregrinazioni e negli incontri di strade segnate da "equivoci" mentali e poetici.

Un luogo-storia dove il valore della contemporaneità è espressione sia sociale che umana nell'intera manifestazione di ogni "angolo" terreno. Dal monologo interiore al flusso della natura in una vitale creazione di personaggi assenti, ma al di sopra e in credibile unità di un "oggetto" con se stesso; l'incarnazione di un'anima in corpi e momenti infusi di spirito, più che umani. Un vecchio mattatoio, un luogo vuoto che mantiene frammentata la sua reale drammaticità e la sua evoluzione. Dove l'essenza quotidiana si rimanifesta nella possibilità di entrare e uscire attraverso relazioni con il mondo del lavoro e la bellezza che si rivela come corpo e spirito, al punto di esaltarne l'ispirazione visiva, il dialogo e le storie del presente, fondendosi in un'idea al di fuori della realtà stessa, ma sempre collegata alla concreta vivibilità umana.

Non un semplice capannone industriale, ma la composizione di storie e percorsi che avviano ad una trasformazione; dalla naturale esistenza alla necessaria morte per ritornare in vita attraverso una metamorfosi sacrificale: dalla Natura alla natura umana. Una “relazione deformante”; un luogo in visione altra, che vada ad instaurare un legame tra l’idea del luogo e quella della percezione al di sopra della naturale esistenza, per proiettare, quel territorio, in un concetto poetico: il pensiero umano che percorre il suo stesso cammino per elevarsi verso un’ inesauribile varco che sta tra la ragione e la fantasia, tra la fisicità e la meta-fisicità delle sensazioni, il distacco e la sua libera relazione.

Durante la durata della mostra si svolgeranno anche degli incontri collaterali. Sabato 3 novembre alle 17 "Letture" scritte e interpretate dall'attrice Chiara Macinai; venerdì 9 novembre sempre alle 17 si terrà la presentazione della rivista d'arte "Noi" diretta dal Caffè Michelangiolo di Firenze; domenica 11 novembre, alle 17, appuntamento con "Consonanze" momento interdisciplinare a cura dell'artista fotografo Claudio Bartoli.

La mostra rimarrà aperta fino all'11 novembre, dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 24 mentre il sabato e la domenica dalle 15 alle 19. L'ingresso è gratuito.

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