Progetto di educazione alla legalità fiscale "Investighiamo sul Fisco!"
Si è tenuta questa mattina alla Scuola Primaria Santa Gonda la prima lezione in classe del progetto promosso dal Nucleo Antievasione del Comune di Prato, con la partecipazione della Direzione Provinciale di Prato dell’Agenzia delle Entrate, intitolato “Investighiamo sul Fisco!”, incentrato sulla divulgazione della legalità fiscale, nell’ambito del più ampio progetto finalizzato al Contrasto all’evasione fiscale, finanziato dalla Regione Toscana – Direzione Programmazione e Bilancio – Settore Programmazione Finanziaria e Finanza Locale, intitolato “Più impegno, meno evasione” a cui partecipano il Comune di Prato come capofila insieme ai comuni di Montemurlo, Poggio a Caiano, Vaiano Vernio e Cantagallo.
Il progetto educativo è stato creato nel 2016 e realizzato in via sperimentale, sempre con i contributi regionali, nei mesi di marzo aprile 2017 nella Scuola Primaria Ciliani – Istituto Comprensivo Lippi di Prato, riscuotendo un buon apprezzamento da parte del corpo docente e degli alunni.
Il progetto educativo, che nel panorama italiano senz’altro costituisce una delle prime esperienze in materia di divulgazione della legalità fiscale condotte da una Amministrazione Locale, è stato fondato sull’idea di stimolare la naturale curiosità dei bambini in una materia che tipicamente appartiene agli adulti, facendogli scoprire che la fiscalità è nata e si è sviluppata insieme al vivere sociale, che la fedeltà alle regole dello stato consente il corretto funzionamento dell'organizzazione sociale a favore di tutti e che alla base del funzionamento dei servizi di cui usufruisce quotidianamente c’è anche corretto pagamento delle tasse alla Pubblica Amministrazione che i servizi li eroga.
Nel primo dei due incontri previsti dal progetto sono introdotte parole “difficili” quali “fisco”, “tasse”, “tributi”, il cui significato si lega a Stato, Pubblica Amministrazione e servizi, in un circolo virtuoso che non deve essere interrotto. Si introducono poi le figure dell’evasore fiscale, quale soggetto infedele ai doveri civici, che non pagando i tributi, danneggia se stesso e gli altri, nonché i principali soggetti istituzionali (fra cui Agenzia delle Entrate e Nucleo Antievasione Comunale) che contrastano l’evasione fiscale con la partecipazione di tutti, anche dei bambini, che in tal senso possono diventare “investigatori del fisco”.
La formazione prosegue nel secondo incontro, attraverso simulazioni in aula sotto forma di “role-play” in cui alcuni bambini rappresentano una situazione di disservizio simbolicamente causato dall’infedeltà dell’evasore fiscale il quale, dopo l’intervento degli “investigatori del fisco”, si ravvede consentendo la risoluzione in positivo della storia.
La terza fase di “feedback” è svolta in classe a cura delle maestre, consistendo nella compilazione da parte degli alunni di un semplice Test di verifica, la consegna dei libretti e la produzione di un elaborato grafico dove il bambino è chiamato a rappresentare una scena riferita ai temi affrontati oppure una realtà dove nessuno paga i tributi.
Tutti i concetti, espressi con esemplificazioni di immediata percezione ed esempi tangibili per l'esperienza degli alunni, sono stati inclusi in un libretto di 24 pagine intitolato “Investighiamo sul Fisco!” che è consegnato a ciascun partecipante, in cui due personaggi-bambini di nome Gino e Gina accompagnano il lettore attraverso i contenuti esposti. Al fine di stimolare il senso di partecipazione dei bambini, il libretto è stato corredato nell’ultima pagina di una attestazione individuale di promozione ad “investigatore del fisco” ed un tesserino ritagliabile dal risvolto della copertina che il bambino può usare per immedesimarsi nel ruolo.
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