Sarà inaugurata questo pomeriggio "Maestre" la personale dell'artista venezuelano Gustavo Maestre
Questo pomeriggio la Saletta Campolmi della Biblioteca Lazzerini di Prato sarà inaugurata “Maestre”, personale dell’artista venezuelano Gustavo Maestre, incentrata sulle opere degli ultimi trent’anni, dal 1988 al 2018, a cura della storica dell’arte Ilaria Magni.
L’esposizione ripercorre e celebra la carriera internazionale di Maestre tra Europa e Venezuela: a partire dalla decisione di stabilirsi a Prato, pur con frequenti ritorni in patria e viaggi in occasioni di personali e collettive, dai primi lavori degli anni ’80 fino ai più recenti, includendo anche alcune opere inedite.
Dopo l’inaugurazione sarà aperta al pubblico dal 15 fino al 31 dicembre tutti i giorni dalle 16 alle 20 e il giovedì fino alle 23. Ingresso libero.
La mostra è anche l’occasione per presentare il volume “Gustavo Maestre. Paura” edito da Gli Ori, con testo di Ilaria Magni, nel quale si legge: “ Le immagini della solitudine e dell’abbandono vanno a sommarsi alle istantanee di viaggio, come la veduta di Barcelona dall’alto mentre l’aereo si innalza, l’ultimo sguardo di saluto, con gli occhi gonfi di lacrime, di chi è rimasto a terra, o il paesaggio, urbano e rurale, che scorre fuori dal finestrino di un treno tra Prato e Firenze: l’intersezione e la sovrapposizione di sentimenti e ricordi in una equilibrata scomposizione, dove gli elementi si compenetrano come in una tavolozza cubista. L’artista è un teatrante che esce e rientra continuamente dalle trame della propria esistenza, rinnovando costantemente il suo linguaggio, che si configura come un codice cifrato in fieri. È un viandante dei nostri tempi, perduto nella malinconia dell’infinito passare del tempo, che apparentemente annulla l’esistenza dell’uomo, mentre rende immortale la natura.”
Gustavo Maestre è nato a Barcelona in Venezuela. Pittore, scultore, designer e performer, nel 1975 consegue il diploma presso la Escuela de Artes Plasticas A. Reveron della sua città, nel 1979 in incisione e serigrafia all’istituto Tres Rayas di Madrid e nel 1985 in tecniche della ceramica all’Istituto Statale d’Arte di Sesto Fiorentino, Firenze. Nel 1988 si trasferisce a Prato inserendosi nel tessuto culturale della città, pur mantenendo forte il legame con il suo paese, come dimostrano i richiami alla terra d’origine dei quali è permeata la sua ricerca artistica degli ultimi trent’anni. Ha tenuto personali a livello nazionale e internazionale: Prato, Firenze, Milano, Modena, Bari, Puerto de la Cruz (Venezuela), Ecuador, Miami (USA), Madrid, Parigi e Tolosa. Vive e lavora tra Prato e Barcelona.
L’esposizione ha il patrocinio dal Comune di Prato ed è realizzata con il contributo di Estra S.p.a.
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