Prevenzione e contrasto del sovraindebitamento e dell'usura, come reagire: oggi l'incontro pubblico nel Salone consiliare
Grande partecipazione oggi pomeriggio nel Salone consiliare del
Comune per l'incontro pubblico "Usura, sovra indebitamento, reati
finanziari: analisi e superamento criticità ", promosso
dalla Seconda Commissione Consiliare sullo Sviluppo economico
del Consiglio Regionale della Toscana, in collaborazione con la
Commissione speciale di studio sui fenomeni di criminalità
del nostro territorio e sulle possibili azioni di contrasto del
Comune di Prato e gli Ordini professionali dei Commercialisti e
degli Avvocati. I lavori sono stati aperti dal sindaco di
Prato Matteo Biffoni, da Ilaria Santi, presidente del Consiglio
Comunale di Prato e da Massimo Carlesi, presidente della
Commissione speciale di studio sui fenomeni di criminalità.
A coordinare gli interventi Ilaria Bugetti, Vicepresidente
della 2° commissione Sviluppo economico del Consiglio Regionale
della Toscana, alla quale sono state affidate anche le
conclusioni dell’incontro. "È un tema divulgativo
– ha sottolinearo Ilaria Bugetti – che punta a
informare i cittadini su quelli che sono gli strumenti a loro
disposizione per difendersi da questa piaga". A Prato nel 2018
oltre 6,7% della popolazione in base all'Isee è risultata
sotto la soglia dei 6mila euro di reddito annuo e la categoria
più a rischio è rappresentata dai piccoli e medi
imprenditori. Il sindaco Matteo Biffoni ha sottolineato l'impegno
del Comune di Prato in termini di prevenzione del fenomeno
soprattutto attraverso l'istituzione - come prima città in
Italia - dello sportello comunale contro il
sovraindebitamento,
OCC
Terre di Prato
, composto dai Comuni di
Carmignano, Prato, Vernio, Vaiano,
Cantagallo,
Montemurlo, Poggio a Caiano e
Calenzano, che fa parte della giurisdizione del
Tribunale di Prato, aperto presso lo Sportelo Unico delle
Attività Produttive Sueap di via Arcivescovo Martini ogni
venerdì mattina su appuntamento.
Nel dibattito è intervenuto anche il Procuratore Capo
della Repubblica Giuseppe Nicolosi, che ha messo in guardia su un
fenomeno ancora molto sottotraccia sul fronte repressivo: in
Tribunale nell'ultimo anno sono approdati infatti solo 10
procedimenti per tassi usurari derivanti da contratti bancari, di
cui 9 archiviati.
Tra il pubblico molti rappresentanti istituzionali, le Forze dell'Ordine, la Prefettura e i sindaci della Provincia. Al centro dell’attenzione i dati emersi dalla ricerca "Il fenomeno dell’usura e del sovraindebitamento in Toscana", curata da Leonardo Ghezzi di Irpet Toscana, presentata durante appuntamento: la percentuale di individui a rischio di povertà o esclusione sociale è passata in Toscana dal 15,2% del 2008 al 16,9% del 2016. Il picco più alto era stato raggiunto nel 2012 con una quota del 21,2% a cui è seguita una successiva attenuazione che, tuttavia, non è stata in grado di riportare il problema ai livelli pre crisi. Abbiamo oggi in Toscana 615mila individui che vivono in una condizione di vulnerabilità perché a rischio di povertà o esclusione sociale, 44mila in più rispetto al 2008. Tra i tre sottoindicatori sulla base dei quali è calcolato il rischio di povertà o esclusione sociale quello che presenta maggiori criticità è il grado di deprivazione materiale severa, che misura la quota di individui che vivono in famiglie che sperimentano varie forme di disagio, come, ad esempio, il non poter riscaldare adeguatamente l’abitazione, l’avere arretrati nel pagamento del mutuo, dell’affitto, delle bollette o di altri debiti o il non poter sostenere spese impreviste. Nel 2008 solo il 3,9% degli individui sperimentavano queste forme gravi di disagio, mentre nel 2016 è in severa deprivazione materiale il 7% della popolazione toscana. In Toscana la quota di famiglie in povertà assoluta è passata dal 2,0% al 3,2% tra il 2008 e il 2015. Nel 2015 sono povere in senso assoluto in Toscana 53mila famiglie e 120mila individui: 21mila nuclei familiari e 54mila soggetti in più di quelli rilevati ad inizio della crisi.
cb
Condividi su: