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Comune di Prato

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07/03/2019 17:41
Toccafondi Daniela Attività produttive Oggi in Salone consiliare la visita della Commissaria europea al Mercato interno Elzbieta Bienkowska

Il distretto tessile lancia un appello all'UE per una nuova politica a tutela delle piccole e medie imprese

Tra le richieste una carta d'identità dei prodotti tessili per garantire la tracciabilità, agevolazioni sul costo dell'energia e riutilizzo dei rifiuti tessili come materie prime seconde

Il distretto produttivo pratese chiede risposte all'Unione Europea su tracciabilità e tutela dei prodotti, abbattimento dei costi dell'energia, riutilizzo industriale dei rifiuti tessili: un appello ad una nuova politica da parte dell'Europa sulle piccole e medie imprese - che costituiscono il 98% del tessuto produttivo pratese - lanciato oggi in occasione della visita in città della Commissaria europea al Mercato interno, all’Industria e alle Piccole e medie imprese Elzbieta Bienkowska, accolta nel Salone consiliare dal sindaco Matteo Biffoni e dall’assessore alle Attività Produttive Daniela Toccafondi insieme alle categorie economiche. Al centro dell'incontro, organizzato dall’assessorato allo Sviluppo economico, le prospettive del settore manifatturiero, con particolare riferimento alle opportunità e problematiche del Sistema moda. Oltre al sindaco Biffoni hanno preso la parola l'europarlamentare Nicola Danti, Francesco Marini di Confindustria Toscana Nord  (in rappresentanza di Confindustria Toscana Nord e delle Categorie Artigiane), Alessandro Fabbrizzi, della CGIL (in rappresentanza delle sigle sindacali CGIL, CISL, UIL) e l’europarlamentare Nicola Danti.

Le richieste unitarie illustrate da Francesco Marini - principalmente appunto su agevolazioni sul costo dell’energia, recupero dei rifiuti tessili in chiave di economia circolare, ambiente ed etica della produzione trasformandoli in materia prima seconda, ad esempio per pannelli fonoassorbenti, tappetini e imbottitura per poltrone e materassi , etichettatura e tracciabilità dei prodotti – sono state sintetizzate nel documento congiunto presentato da Confindustria Toscana Nord, Confartigianato e Cna. Gli imprenditori chiedono all’Europa un intervento deciso in un quadro non facile, in continua mutazione, che vede il 2019 già in affanno con minori investimenti, euro debole ed export in calo. «Il nostro distretto è considerato un modello di organizzazione, conosciuto nel mondo e  riferimento importante nelle proposte moda, i cui punti di forza sono creatività, innovazione, qualità - ha detto il sindaco Biffoni - Un distretto che ormai da molti anni fa leva sulla sostenibilità della produzione e sull’economia circolare. Per sensibilizzare tutti gli operatori economici e i consumatori  a questa filosofia di produzione, alla fine di  marzo si svolgerà a Prato un importante Festival organizzato grazie al contributo della Regione Toscana, dedicato ai temi dell’economia circolare, qui radicati da una antica tradizione legata al riuso della lana e di altri materiali per la produzione del ciclo cardato. Un evento che sarà l'occasione per valorizzare le buone pratiche del nostro distretto, capace di fare squadra in modo costruttivo. 10 anni fa artigiani, imprenditori, sindacati scesero in strada allo slogan Prato non deve chiudere. C'era la crisi che mordeva, quella di una reazione unita ma in difensiva. Oggi sono orgoglioso di vedere artigiani, imprenditori, sindacati che dialogano e si confrontano, avanzano proposte e in modo costruttivo vanno avanti verso lo sviluppo e un'innovazione del distretto».

L'europarlamentare Nicola Danti ha sottolineato l'impegno personale e del suo gruppo a favore dell'emanazione di una normativa sul Made in Italy, stoppata però dalla maggioranza dei Governi comunitari. Secondo l'onorevole Danti però ci possono essere strade alternative che il nostro Paese può intraprendere per rendere tracciabile oscere la filiera del prodotto, utilizzando la tecnologia, l'innovazione e il meccanismo del blockchain. Ampio anche l'impegno per garantire risorse per le piccole e medie imprese che nel programma Cosme sono state portate da 1 a 3 miliardi di euro rispetto alla scorsa legislatura.

Alessandro Fabbrizzi della Cgil ha ribadito la necessità che nell'agenda del Parlamento Europeo ritorni il lavoro come strumento di redistribuzione della ricchezza ed equità sociale, "l'individuo - ha detto - diventa persona nella misura in cui ha un lavoro sicuro e di qualità, condizione indispensabile per la dignità di ognuno di noi".

Ha chiuso il ciclo di interventi proprio la Commissaria UE Elzbieta Bienkowska, che ha dichiarato la necessità che il consumatore sia informato opportunamente sull'origine dei prodotti, anche tessili: «Non vogliamo il protezionismo ed erigere mura, ma allo stesso tempo non intendiamo essere ingenui verso la concorrenza sleale che viene dall'esterno - ha detto - Vogliamo valutare cosa succede intorno a noi e i Paesi che nel mondo ci sono partner e amici, in un'ottica di commercio internazionale equo. La nostra strategia industriale europea "ombrello" che copre diversi ambiti si basa su digitalizzazione, economia circolare e sostenibile e competenze». 

 6.573 è  il numero degli stabilimenti del distretto tessile-moda pratese secondo dati di Confindustria. 35.531 E' il numero degli addetti nelle attività produttive industriali e con 193.325 abitanti Prato si conferma la terza città dell'Italia centrale, dopo Roma e Firenze.

Al termine dell'incontro in Palazzo comunale la delegazione ha visitato l’azienda tessile Manteco Spa di Montemurlo.

cb

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