Sequestrati i macchinari di una tintoria cinese durante blitz interforze
Blitz interforze alle attività produttive ad impatto ambientale: questa volta il controllo è toccato ad una tintoria condotta dal cittadino cinese Z.H. di anni 40. Al momento del sopralluogo sono state rinvenute 16 persone, di varia nazionalità; tra di esse l’ispettorato del lavoro ha accertato la presenza di un lavoratore a nero.
All’interno dei locali aziendali, sebbene fossero ancora in atto operazioni di installazione di macchinari ed impiantistica e quindi mancassero ancora le misure di salvaguardia contro la prevenzione degli incendi e la sicurezza dei lavoratori, violazioni opportunamente contestate da parte del personale dei Vigili del Fuoco intervenuto, vi era già attività lavorativa e parte dei rifiuti derivanti dalla dismissione delle attrezzature precedenti erano stati ammassati all’esterno.
In particolare, nel corridoio laterale di pertinenza sono state rinvenute n. 10 bombole di gas gpl, stoccate in maniera non regolamentare; le stesse sono state pertanto fatte rimuovere a mezzo di ditta autorizzata da parte della Polizia Municipale previa contestazione di specifica sanzione amministrativa.
Numerose violazioni riguardanti le norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro sono state contestate da personale del Dipartimento ASL–PISSL al termine degli accertamenti di competenza.
Il Nucleo di Polizia Ambientale della Municipale ha effettuato la verifica circa la gestione dei rifiuti speciali prodotti dall’azienda verificato una lacunosa gestione amministrativa: il registro di carico e scarico aziendale non risultava compilato in alcuna pagina nonostante l’azienda avesse già iniziato a lavorare così come emerso dall’analisi delle fatture di vendita acquisite. Per quanto sopra esposto, accertata l’elusione documentale del sistema di tracciabilità dei rifiuti sono stati apposti i sigilli in via amministrativa ai macchinari e contestate sanzioni amministrative per un totale di 11.066,67 euro.
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