Ex-Temporaneo on stage teatro 2019, nuova veste per lo storico format di Officina Giovani
A partire da quest'anno cambia lo storico format di
On stage teatro, che nella nuova veste di
Ex-Temporaneo - On Stage Teatro
19 porterà a Officina grandi produzioni.
Saranno
quattro gli
spettacoli che verranno presentati nelle date del
22 e 29 marzo e del 5 e 11 aprile, tutti messi in
scena da importanti compagnie.
Il
22 marzo alle 21 inizierà, il primo di
quattro spettacoli, del nuovo format Ex-Temporaneo -
On Stage Teatro 2019 di
Officina Giovani. Tutti gli eventi sono ad
ingresso gratuito, consigliata la
prenotazione fino ad esaurimento posti disponibili chiamando
lo 0574-1836753 o inviando una mail
a staff@officinagiovani.it.
Gli spettacoli saranno 4. Eccoli:
22 marzo alle 21 l'inizio della rassegna con lo spettacolo "Calcinculo" produzione di Babilonia Teatri.
Di e con: Enrico Castellani e Valeria Raimondi
Musiche: Lorenzo Scuda
Fonico: Luca Scapellato
Direzione di scena: Luca Scotton
Coproduzione: Operaestate Festival Veneto
"Calcinculo" è uno spettacolo dove le parole
prendono la forma della musica. Dove la musica prende la forma
delle parole. Uno spettacolo in cui musica e teatro si contaminano
e dialogano in modo incessante e vertiginoso.
Viviamo un tempo ossessivo che le parole e le immagini non
riescono più a raccontare da sole, la musica arriva in
soccorso come una medicina e o una miccia esplosiva. Uno spettacolo
che vuole fotografare il nostro oggi. Le sue perversioni e le sue
fughe da se stesso. La sua incapacità di immaginare un
futuro, di sognarlo, di tendere verso un'ideale, di credere. Lo
spettacolo incarna ed esprime la visione divergente del panorama
mondo a partire dal micromondo per arrivare ad essere specchio di
scenari che ci appaiono continuamente vicinissimi e lontanissimi
assieme. Con questo spettacolo teatrale si intende
raccontare il mondo che ci circonda con uno sguardo tagliente,
dolente ed ironico.
29 marzo alle ore 21 ci sarà lo spettacolo "Più carati" una produzione de "Gli omini".
Ideato e scritto da: Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi
Allestimento teatrale: Associazione Teatrale Pistoiese
"Più carati" è uno spettacolo maledetto. Uno spettacolo mai nato. È il tentativo, fallito, di raccontare una storia vera. Una piccola storia che è successo davvero a Gli Omini e che ha incrinato i loro fragili cervelli. In un giorno qualsiasi di un novembre passato, Gli Omini trovarono per strada una busta piena di soldi e un anello. La presero e la portarono a casa. Questo semplice gesto scatenò l'inferno. "Più carati" tenta di portare un po’ di ordine, fallendo, dentro tre giorni di deliri, fantasie, sbornie, desideri, paranoie, dubbi etico-morali, capovolgimenti d'opinioni che mettono in crisi tutto e sopratutto i cervelli che s'incrinano, insieme all'amicizia, ai ricordi, alle percezioni, ai carati.
5 aprile alle 21 verrà messo in scena lo spettacolo "Incerticorpi" una produzione di Teatro dei Venti.
Drammaturgia Giulio Costa e Stefano Tè
regia Stefano Tè
musiche Alessandro Pivetti
con Francesca Figini
Tutto è destinato alla trasformazione, alla deformazione,
all'invecchiamento. Prima della fine, ogni essere umano "volente o
nolente" dovrà fare i conti con il passare del tempo.
C'è chi lo accetta e chi cerca di tenersi in vita
ritoccando il regredire o il progredire, dipende dai punti di
vista. Qualsiasi espressione si decida di farsi stampare in faccia
è concessa ma, comunque, la fine è d'obbligo.
C'è trucco ma non inganno. Col passare del tempo tutto
cambia colore e natura.
La drammaturgia si sviluppa attraverso la sovrapposizione di
due linee temporali: da un lato il tortuoso e accidentato
susseguirsi quotidiano di conquiste e di sconfitte, dall'altro il
rettilineo e inesorabile declino verso la vecchiaia cui ci si
oppone con tutte le forze.
In un punto di contatto tra le due traiettorie è la
fine, dove non ci sono risposte né certezze, se non il gusto
e il privilegio di girare gli occhi intorno e muovere le dita: un
ritorno allo stadio embrionale che sembra essere l'unica cosa che
valga la pena conservare per l'avvenire.
La rassegna si concluderà l’ 11 aprile alle 21, con lo spettacolo “Sei. E dunque, perché si fa meraviglia di noi? ” , un progetto di Fortebraccio Teatro , prodotto da Compagnia Lombardi-Tiezzi.
Drammaturgia e regia Roberto Latini
musica e suono Gianluca Misiti
luci e direzione tecnica Max Mugnai
assistente alla regia Alessandro Porcu
consulenza tecnica Luca Baldini
collaborazione tecnica Daria Grispino
Dopo Il teatro comico, preceduto dal 'Quartett' di Heiner Müller, idealmente proiettati nella riflessione che il teatro contemporaneo aggiunge al suo stesso percorso, fatalmente, inevitabilmente, restiamo nella coscienza del teatro, in un teatro che ammette se stesso e che diventa insieme al mezzo, il fine, contemporaneamente.
Viene quindi presentata una nuova tappa del teatro comico, in un
lavoro decostruito da
'Sei personaggi in cerca d'autore' e nella
sensibilità di un solo attore in scena: PierGiuseppe Di
Tanno, che avevo già scelto tra quasi 500 candidati under 35
per un laboratorio/produzione organizzato la scorsa primavera dal
festival Orizzonti di Chiusi.
Lo spettacolo viene fatto tentando una drammaturgia in forma
di scrittura scenica attraversando la condizione metateatrale dei
sei personaggi pirandelliani, e per incontrarli nell'epifanica
smania che li porta in scena. La reclamanza, l'urgenza, insieme
alla resistenza al palcoscenico, sono la condizione intorno alla
quale e dalla quale mi sento di voler muovere. Quanto tenteremo di
fissare, trattenere, sappiamo già essere nella delicatezza
del poco e del niente.
Officina Giovani
Piazza dei Macelli, 4
Telefono: 0574-1836753
E-mail: staff@officinagiovani.it
Sito web: www.officinagiovani.it
Facebook: @OfficinaGiovaniPrato
Instagram: @officinagiovaniprato
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