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Comune di Prato

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19/03/2019 11:37
sindaco Biffoni Dichiarazioni Svastiche e scritte neofasciste alla Casa del combattente e alla sede del Partito Democratico

Il sindaco: "La comunitą di Prato non lascia spazio all'odio, sono fortemente preoccupato per la nostra Cittą"

Svastiche, scritte neofasciste e i campanelli imbrattati. Questo quanto accaduto alla Casa del combattente e alla sede del Partito democratico, dopo che domenica mattina era stato appeso - e immediatamente rimosso - uno striscione a firma CasaPound al Monumento ai caduti in piazza delle Carceri. "La nostra Città non lascia spazio all'odio e rigetta con forza questi gesti antidemocratici. In passato sono state fatte queste scritte contro di me e ho minimizzato derubricandolo al gesto isolato di un idiota- sottolinea il sindaco Matteo Biffoni -. Oggi, in questo contesto invece, sono fortemente preoccupato e come ripeto da 10 giorni chiediamo che non venga autorizzato il corteo di Forza Nuova che vuole celebrare i 100 anni dei Fasci di combattimento anche per il rischio di infiltrazioni come già accaduto in passato in altre città".

Appena saputo dell'accaduto questa mattina il sindaco si è diretto alla Casa del combattente, per esprimere solidarietà all'Anpi, e successivamente alla sede del Partito democratico: "Quanto è accaduto è vergognoso, come trovo violente e gravi le dichiarazioni contro la Diocesi rilasciate da Forza Nuova. Prato è una città democratica che rispetta ogni diversità di vedute, di posizioni politiche, di credo, ma solo nel perimetro dei valori della Costituzione. Prato non lascia spazio all'odio e alla violenza, alla xenofobia e alla mancanza di rispetto. Non resteremo mai indifferenti davanti a questi episodi, non permetteremo  a nessuno di minare i principi fondamentali della nostra comunità".

Il sindaco ribadisce la preoccupazione per la manifestazione annunciata da Forza Nuova: "Ho massima fiducia nella competenza delle istituzioni chiamate a decidere sulla manifestazione, ma continuo a ripetere che la nostra Città deve essere tutelata e non può in alcun modo essere messa a rischio da manifestazioni così provocatorie e pericolose per l'ordine pubblico".

edr

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