Il Consiglio comunale dichiara la contarietà alla manifestazione di Forza Nuova
Il Consiglio comunale, con 17 voti favorevoli (Pd, Movimento 5 Stelle, Liberi e uguali per Prato, Biffoni per Prato, il consigliere indipendente Massimo Carlesi e Prato Libera e sicura ) e 5 voti di astensione (Forza Italia, Energie per l’Italia e Prato con Cenni) ha approvato l’ordine del giorno che esprime “contrarietà alla decisione” del prefetto e del questore “di consentire” la manifestazione di Forza Nuova a Prato nella giornata di sabato 23 marzo.
I capigruppo dei gruppi che si sono astenuti in dichiarazione di voto hanno sottolineato di non poter votare a favore perché non condividono la critica rivolta al prefetto e al questore.
L’ordine del giorno è stato sottoscritto dai capigruppo di Pd, M5S, Liberi e Uguali e Biffoni per Prato e dal consigliere indipendente Massimo Carlesi ed è poi stato votato anche da Prato Libera e sicura dopo l'accoglimento di una parte di un suo emendamento.
Il documento rileva che quella del 23 marzo è “una manifestazione che, con il riferimento al numero 100 – contenuto nel volantino - intende far riferimento ai 100 anni dalla costituzione dei Fasci italiani di combattimento e che quindi viola in maniera evidente la XII disposizione transitoria della Costituzione italiana che vieta “la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista”, nelle forme e nei modi successivamente dettagliati dalla legge Scelba e Mancino”.
L’ordine del giorno evidenzia che “la città di Prato – Medaglia d’argento per la Resistenza – non possa ospitare eventi così fortemente orientati proprio verso ideologie che la Resistenza ha inteso combattere” e in considerazione del fatto che “sul nostro territorio sono state raccolte più di ventimila firme per bloccare la suddetta manifestazione e che l’ANPI, le sigle sindacali, il mondo dell’associazionismo, la Diocesi hanno manifestato in vari modi il loro dissenso” esprime, appunto la contrarietà alla svolgimento della manifestazione di Forza Nuova.
Il documento, infine, “impegna il sindaco e la giunta a continuare a manifestare la propria contrarietà allo svolgimento del raduno di Forza Nuova come reazione da parte di una città da sempre aperta e rispettosa della Costituzione. A tutto questo si aggiunge la preoccupazione di voler garantire l’ordine pubblico e la sicurezza urbana, considerando anche il rischio che la tensione di questi giorni possa favorire infiltrazioni di gruppi violenti” e a “chiedere al Governo, e in particolare al Ministro degli Interni, di bloccare la manifestazione del 23 marzo”.
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