salta la barra


Comune di Prato

 indietro
10/05/2019 14:50
Comune di Prato Ambiente A settembre la fine del primo lotto di lavori nel Macrolotto 1. L'opera (53 chilometri per una spesa tra i 20 e i 25 milioni) sarą conclusa nel 2022

Fognatura industriale, firmata la convenzione tra Comune e Consorzio Progetto Acqua

L'infrastruttura permetterą di seperare gli scarichi industriali da quelli civili diminuendo l'impatto ambientale

È stata firmata questa mattina, in sala Giunta, la Convenzione che affida al Consorzio Progetto Acqua Spa la realizzazione e manutenzione della fognatura industriale. La nuova infrastruttura permetterà, in futuro, di far affluire agli impianti di depurazione delle acque gestiti da Gida gli scarichi idrici industriali in modo separato da quelli civili. In questo modo, in caso di piogge persistenti nel tempo o di importante intensità, sarà possibile stoccare nelle vasche di Gida solo le acque industriali e far scolmare dalla fognatura solo le acque civili. Il risultato finale sarà quello di abbattere in modo consistente l'immissione di residui inquinanti che per quanto molto diluiti, finiscono per arrivare dentro i corsi d'acqua superficiali.

La firma della convenzione arriva al termine dell'iter burocratico che si era avviato con l'accordo di programma siglato nel 2016.

Il Consorzio Progetto Acqua, al quale aderiscono circa 200 aziende del ciclo delle lavorazioni umide, realizzerà a proprie spese su terreno pubblico, attraverso il corrispettivo del diritto d’uso del sottosuolo, l’impianto di fognatura industriale, e ne curerà poi la manutenzione. Il primo lotto dei lavori, già in corso da mesi nell'area del Macrolotto I, sarà concluso nel mese di settembre. I cantieri del secondo lotto (Macrolotto II) prenderanno il via nel 2020. Seguiranno poi il lotto tre (Montemurlo) e il lotto quattro (Macrolotto Zero). L'opera dovrebbe essere completata tra il 2022 e il 2024. A lavori ultimati la fognatura industriale misurerà 53 chilometri e il costo di realizzazione è stimato tra i 20 e i 25 milioni.

Una volta realizzata l'intera opera, Gida avrà la possibilità di gestire in modo diversificato i fanghi risultanti dal ciclo di depurazione delle acque civili e delle acque indiustriali.

Alla firma della convenzione erano presenti il sindaco, l’assessore all’ambiente, il dirigente del Servizio Governo del Territorio del Comune, Riccardo Pecorario, la presidente e il vicepresidente del Consorzio Progetto Acqua, Dalila Mazzi e Ivo Vignali, e Alessio Bitozzi in rappresentanza di Confindustria Toscana Nord.

Per il sindaco e l’assessore all’ambiente la sinergia tra pubblico e privato consente di mettere in atto  un intervento di grandissima importanza per la difesa e la tutela dell’ambiente, di cui in Toscana si ha solo l’esempio nel distretto della concia di Santa Croce sull’Arno. Si tratta, infatti, di un'opera che, accanto alla produzione del cardato, consentirà di rafforzare la pratica dell’economia circolare, determinando una maggiore sostenibilità della produzione tessile pratese.

"Oggi per noi è un giorno importante: dal primo accordo di programma del 2006, che costituì il riconoscimento formale della necessitò dell’intervento, ai lavori attualmente in corso fino alla convenzione appena sottoscritta, è trascorso molto tempo – ha detto Dalila Mazzi. - Abbiamo l'orgoglio di poter dire che la situazione si è sbloccata solo quando le imprese hanno deciso di gettare il cuore oltre l'ostacolo e, col nuovo accordo di programma del 2016, il Consorzio Progetto Acqua ha ottenuto la facoltà di realizzare l’opera con le proprie risorse. Un grazie a quegli enti che, comprendendo l'opportunità che si apriva con il nostro intervento, ci hanno aiutato a portare avanti i lavori. La fognatura industriale è davvero un'opportunità, e non solo per le imprese, che avvalendosi di una propria rete confidano di ottenere tariffe di scarico più contenute di quelle attuali; i vantaggi ci sono anche per l'intera comunità, perché avere una fognatura riservata unicamente alle imprese significa lasciare la rete attuale a esclusiva disposizione degli scarichi civili e ridurre significativamente l’impatto ambientale."

458/19

Condividi su: Condividi su Facebook Condividi su Google Bookmarks Condividi su Twitter
 indietro  inizio pagina