Rendiconto di bilancio 2018, riassorbiti quasi 20 milioni di disavanzo e spesa corrente diminuita di 23 milioni
Un bilancio "ripulito" dal fardello del disavanzo e dei crediti inesigibili, con una spesa corrente scesa di 23 milioni di euro rispetto all'anno precedente e un forte calo delle spese per i mutui: si presenta così il rendiconto di bilancio 2018, che il 23 maggio approderà sui banchi del Consiglio comunale per l'approvazione. Il documento contabile che riassume la gestione del 2018 è stato presentato stamani dall'assessore al Bilancio, dal sindaco e dalla regioniera capo Donatella Palmieri.
Partendo dalla spesa corrente per il funzionamento dell'ente e il servizi al cittadino (tra cui istruzione, mobilità, trasporti, tutela dell'ambiente e sociale), questa è calata da 187 milioni del 2017 a 164: le fette più grosse sono state spese per la tutela del territorio e dell'ambiente, oltre 39 milioni, e per il sociale e politiche per la famiglia, 34,5 milioni.
Le entrate correnti ammontano invece a 146 milioni, in cui fanno la parte del leone gli introiti provenienti dalla Tassa sui rifiuti Tari (45,2 milioni) e l'Imu (44,6 milioni), a cui si sommano oltre 9 milioni di recupero evasione Imu già incassati, una cifra in costante crescita dal 2014 (l'anno scorso 8,7 milioni), che nel 2019 supererà i 10 milioni. Le entrate extratributarie sono invece 42 milioni, calate di quasi 4 milioni rispetto al 2017 perchè c'era stata la vendita del maxi terreno di Iolo. Calo anche sull'incassato dalle multe (da 15,5 milioni del 2017 a 10 del 2018) per effetto della nota sentenza della Cassazione del 2017 sugli Autovelox fissi.
Al 31 dicembre il Comune di Prato ha un fondo cassa di 41.983.260 euro. Un altro indice di buona salute dei conti è rappresentato dai tempi di pagamento dei fornitori: il Comune di Prato risulta tra le Amministrazioni più virtuose d'Italia perchè nel 2018 ha pagato i propri debiti commerciali in 29 giorni ( mediamente -1,05 giorni prima del termine ordinario di pagamento di 30 giorni: ciò significa che le fatture sono state pagate in media prima della scadenza e nel 2019 il margine è ulteriormente migliorato. Nel 2018 il Comune non ha mai fatto ricorso all’anticipazione di tesoreria.
Nel 2018 il Comune ha provveduto all’estinzione prima dei termini dell'anticipazione di liquidità per 15.844.298 euro ed ha deliberato l’estinzione anticipata dell’ultima tranche per 4.856.519 euro, chiudendo così le anticipazioni di liquidità ottenute negli anni 2013 e 2014. Ha provveduto inoltre all’estinzione anticipata di mutui Cassa Depositi e Prestiti per 2.067.833 euro, oltre all’estinzione di un prestito per 2.349.784, per il quale era stata rilasciata una fideiussione. Tali operazioni produrranno effetti positivi sui bilanci futuri, in termini di risparmi sulle quote interessi e sulle quote capitale dei mutui, a valere sulla parte corrente del bilancio. Infatti l'andamento del debito per la contrazione di mutui per finanziare le opere pubbliche è calato costantemente ogni anno passando da 105 milioni del 2013 a 73 del 2018.
Tra le azioni più importanti portate a termine dall'assessorato e dalla Ragioneria vi è il raggiungimento dell'obiettivo di ripiano del disavanzo sia ordinario che da riaccertamento straordinario, passando da oltre 30 milioni del dicembre 2017 a 379mila euro del dicembre 2018. Questo grazie alla certosina "ripulitura" del bilancio di tutti i residui passi, i crediti inesigibili e dei vecchi debiti rimasti negli anni nella contabilità comunale che non davano il reale quadro della situazione, oltre ad un'oculata amministrazione delle entrate tributarie. Il risultato è la liberazione di risorse importanti da investire in conto capitale, senza i paletti imposti dalla legge per la gestione del disavanzo. In base ai piani di rientro stabiliti, il disavanzo avrebbe dovuto attestarsi al dicembre 2018 ad un importo non superiore a 20.245.700 euro. Il disavanzo registrato è invece appunto di 379.168 euro, pertanto il rientro dal disavanzo è pari a 19.866.532 euro.
Per quanto riguarda le spese in conto capitale per le opere pubbliche portate a termine, nel 2018 si sfiorano i 26 milioni di euro nelle diverse voci di spesa (istruzione, trasporti, ambiente, ecc.) contro i 16,5 del 2017. Questi fanno parte dei 105 milioni di investimenti per opere concluse o in fase di realizzazione. Tra questi oltre 25 milioni sono stati destinati alle scuole, 24 a strade e mobilità, 13 agli impianti sportivi e oltre 30 alla riqualificazione di immobili comunali. Le opere concluse nel 2018, tra piste ciclabili, scuole, impianti sportivi, giardini e molto altro sono 63, quelle in fase di realizzazione 44 e quelle in fase di gara 56. (cb)
cb
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