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Comune di Prato

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31/05/2019 10:59
Urbanistica Vincitore del premio Opera su spazi pubblici, paesaggi e rigenerazione è il progetto itinerante Shelter #1 del Macrolotto 0

Tra i progetti candidati al Premio Architettura Toscana anche la piazza Bianchini di Iolo e Shelter #1 del Macrolotto 0

Tra i 150 progetti candidati al Premio Architettura Toscana ci sono anche piazza Giuseppe Bianchini di Iolo, che ad aprile si era gia aggiudicata il primo premio nella sezione spazi pubblici urbani del concorso internazionale Big See Architecture Award 2019 a Lubiana in Slovenia, e il progetto di riqualificazione del quartiere del Macrolotto 0, Shelter #1, che ad aprile si era aggiudicato la Menzione d'onore al concorso europeo CESBA Neigborhood Award 2019 per le città sostenibili e ora anche vincitore del premio Opera su spazi pubblici, paesaggi e rigenerazione di Premio Architettura Toscana.

L'opera Shelter #1 è stata realizzata da lo studio di architettura Ecòl, con il Comune di Prato in collaborazione con l'associazione culturale CHI-NA e i lavori sono stati eseguiti da L.A. Ponteggi, Fiore Edilizia Sas. L'opera è stata pensata per la sostenibilità ambientale della rigenerazione urbana attuata con il Piano di Innovazione Urbana di Comune di Prato e Regione Toscana nell'area tra via Filzi, via Pistoiese e via Giordano con la Medialibrary, bar e spazio coworking, il Mercato Metropolitano e l'area Playground. 

La piazza Bianchini di Iolo è stata realizzata dagli architetti Michela Brachi e Massimo Fabbri del Servizio Urbanistica del Comune, responsabile Francesco Caporaso, con la direzione di Francesco Procopio. Coprogettazione Alessia Bettazzi, in collaborazione con Silvia Pinzauti e Viola Valeri. Sicurezza Alessandro Pazzagli. I lavori sono stati eseguiti da Borgi Strade di Poggio a Caiano.

Con il Premio Architettura Toscana si intendeva stimolare la riflessione intorno all'architettura contemporanea, come elemento determinante della trasformazione del territorio e costruttrice di qualità ambientale e civile. Infatti le opere candidate dovevano rispettare alcuni requisiti fondamentali: essere realizzate in Toscana e costruite negli ultimi cinque anni, tra il 2013 e il 2018. Il Premio si divide in: Opera prima, Opera nuova costruzione, Opera di restauro o recupero, Opera di allestimento di interni ed Opera su spazi pubblici, paesaggi e rigenerazione. La giuria composta dall’architetto Massimo Alvisi, dal professore e sociologo  Giandomenico Amendola, dall’architetto  Fabrizio Barozzi, dal professore e architetto  Luca Molinari e dal professore e architetto  Francesca Torzo, ha decretato i vincitori delle cinque categorie.

Il Pat (Premio Architettura Toscana) è stato promosso dal Consiglio regionale della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Firenze, Federazione degli Architetti della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Pisa, Fondazione Architetti Firenze e Ance Toscana, e ha ricevuto il patrocinio del Consiglio Nazionale degli Architetti.

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