Blitz interforze a Vergaio: la Polizia Municipale sequestra sette macchinari in una stamperia
Lavavano i fusti contenenti liquami chimici nella doccia, con lo scolo nella pubblica fognatura: questa e molte altre le infrazioni trovate in una stamperia a conduzione cinese durante un blitz interforze a Vergaio.
La squadra composta dal Nucleo Ambientale della Polizia Municipale, Ispettorato del Lavoro, Vigili del Fuoco e Asl- Igiene e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro ha controllato un capannone artigianale di via Vannetti Donnini, di proprietà di un cittadino pratese, occupato da una stamperia gestita da un cittadino di nazionalità cinese, assente al momento del sopralluogo. S ono stati rinvenuti anche due lavoratori a nero, di nazionalità pakistana, identificati da parte del personale dell’Ispettorato del Lavoro che ha anche provveduto a sospendere l’attività imprenditoriale. La ditta effettuava attività di stampa digitale e transfert su tessuti e capi di abbigliamento mediante l’utilizzo di varie attrezzature e macchinari, incluso una macchina per l’applicazione automatica di colla sui capi di abbigliamento. All’interno dei locali sono stati rilevati scarti di lavorazione, come cumuli di carta e cartone derivanti dal processo di stampa transfert e materiali combustibili posti in prossimità dei macchinari che lavoravano ad elevata temperatura, con conseguente rischio di incendio, violazione puntualmente contestata da parte del personale dei Vigili del Fuoco intervenuto. Sette macchinari in uso alla ditta, da cui si generavano emissioni dovute dal processo di stampa ed asciugatura del capo di abbigliamento sul quale era stata anche impressa la colla vinilica, non risultavano provvisti dell'autorizzazione ambientale obbligatoria. Inoltre la ditta non ha dimostrato la gestione dei rifiuti speciali come i tappeti utilizzati nel macchinario per l’incollaggio, che necessitano di un frequente ricambio, e che erano stati semplicemente accantonati in un angolo dell’immobile all’interno di sacchi neri, mescolati con rifiuti di urbani quali bicchierini per bevande, residui di cibo, contenitori per tabacco. All’interno del servizio igienico la Polizia Ambientale ha rinvenuto un tubo in gomma, appositamente agganciato al soffione della doccia, che confluiva nello scarico del piatto e da lì in pubblica fognatura, utilizzato per risciacquare i numerosi contenitori di prodotti chimici. Nel locale ad uso spogliatoio era stato impropriamente realizzato un angolo mensa con vari alimenti disposti anche in prossimità anche dei fusti della colla vinilica. Per quanto sopra esposto la Polizia Municipale ha provveduto a mettere i sigilli ai macchinari in uso dotati di canalizzazione per convogliare le emissioni verso l’ambiente esterno, in assenza della prescritta autorizzazione. La ditta dovrà inoltre dare dimostrazione del corretto smaltimento dei rifiuti. Il titolare è stato deferito all’autorità giudiziaria per violazioni alla normativa ambientale e nei suoi confronti sono state contestate sanzioni per un totale di 2.466 euro.
cb
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