Raccolta abusiva dei rifiuti, denunciate quattro persone
La Polizia Municipale ha denunciato quattro persone durante
le attività di indagine per il contrasto al trasporto
illecito di rifiuti. Gli agenti hanno individuato due cittadini
marocchini, L. R di anni 41 e B.A, di anni 48, notati
aggirarsi nel Macrolotto Uno alla guida di un furgone bianco.La
pattuglia dell’Unità Investigativa del Comando si
è messa sulle loro tracce accertando che i due uomini si
recavano presso un'uscita secondaria di un pronto moda a conduzione
cinese in via Toscana, da dove raccoglievano numerosi sacchi di
colore nero per poi caricarli frettolosamente sul furgone e
ripartire. A quel punto il mezzo è stato intercettato e
fermato per un controllo di polizia stradale, durante il quale
è stato accertato che il vano di carico era occupato da 22
sacchi contenenti ritagli tessili accoppiati a carta, etichette per
abbigliamento, ovvero scarti derivanti dal ciclo lavorativo del
pronto moda.Per il mezzo mancava completamente l'iscrizione
all'albo nazionale dei gestori ambientali ed i due soggetti non
fornivano spiegazioni plausibili circa la disponibilità dei
rifiuti. E' quindi scattato il sequestro del mezzo di trasporto,
finalizzato anche alla successiva confisca. Al contempo
è stato effettuato l'accesso presso la ditta
all’interno dei cui locali sono stati rinvenuti tessuti e
capi di abbigliamento del tutto analoghi per trama e tipologia a
quelli presenti nei sacchi. L’unità operativa di
Polizia Ambientale successivamente è intervenuta accertando
la carenza di documentazione amministrativa relativa alla gestione
dei rifiuti aziendali: il registro di carico e carico non risultava
compilato motivo per il quale veniva comminata la specifica
sanzione e venivano sottoposti a sequestro amministrativo
tutti i macchinari aziendali.
Tutti e quattro gli stranieri sono stati deferiti all’
Autorità Giudiziaria per aver concorso
nell’attività di raccolta, trasporto e smaltimento di
rifiuti in assenza delle necessarie autorizzazioni e dovranno
adesso scontare una pena che prevede l’arresto da tre mesi ad
un anno oppure pagare un’ammenda da 2.600 a
26.000 euro.
"L'attenzione per la legalità passa anche da un controllo sul corretto smaltimento dei rifiuti. Nessuna azienda può pensare di ridurre i costi o evitare il rispetto delle regole a danno dei diritti dei lavoratori o dell'ambiente, su questo l'impegno della Polizia Municipale, per quanto di competenza, continuerà a restare alto - sottolinea l'assessore Flora Leoni -. Queste operazioni sono frutto di una costante attività di indagine che continueremo a portare avanti".
edr
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