Lotta all’evasione fiscale, Prato si conferma prima in Toscana e ai primi posti in Italia
Sono stati pubblicati lunedì scorso i dati sui trasferimenti del Ministero dell'Interno agli Enti Locali per l'attività di recupero dei tributi erariali. Nonostante il generalizzato calo a livello nazionale dei trasferimenti ai Comuni per la partecipazione al contrasto all’evasione fiscale, il Comune di Prato è riuscito a collocarsi al 6° posto fra i Comuni italiani e al primo posto in Toscana con la somma di 416.836,99 euro di trasferimento.
Questo risultato premia il lavoro del
Nucleo Antievasione della Polizia Municipale che,
in collaborazione con
l’Ufficio Ragioneria comunale e
SoRi , quotidianamente setaccia le posizioni
fiscali quando si manifestano
incongruenze fra dichiarazioni reddituali e reali
situazioni economico finanziarie, segnalandole all’Agenzia
delle Entrate. Tutto questo è supportato dalla
indispensabile attività della Direzione Provinciale
dell’Agenzia delle entrate di Prato, che mette a
disposizione il proprio personale per consentire il buon fine delle
segnalazioni.
"La lotta all'evasione è un segnale di giustizia sociale perché i costi non possono ricadere solo su una parte della collettività. Lo stesso abbassamento della Tari è stato possibile grazie al recupero dell'evasione degli anni scorsi - spiega l'assessore al Bilancio Benedetta Squittieri -. L'attività della Polizia Municipale, dell'ufficio Ragioneria e di SoRi è importante, così come è fondamentale il potenziamento degli uffici statali sul territorio come l'Agenzia delle Entrate che sono necessari per questo tipo di accertamenti. La lotta all'evasione deve essere un obiettivo di tutti, le amministrazioni locali fanno il loro lavoro ma è fondamnetale l'intervento dello Stato".
La diffusa diminuzione degli importi registrata in tutta
Italia non è l’esito di un disimpegno delle
amministrazioni sul tema della lotta all’evasione,
bensì è connesso alle modifiche all’impianto
della normativa inerente gli accertamenti fiscali che hanno
di fatto escluso la possibilità di presupporre in maniera
induttiva la capacità contributiva in relazione al tenore di
vita, che negli anni scorsi aveva portato le amministrazioni locali
a segnalare enormi evasioni o elusioni tributarie. Il Nucleo
Antievasione di Prato ha mantenuto alti i livelli di attenzione,
spostando progressivamente il propri obiettivi sulle imposte
locali e collaborando anche con il Servizio Sociale nelle
verifiche patrimoniali dei fruitori di contributi sociali o case
popolari per contrastare i comportamenti scorretti.
Condividi su: