La visita del Vescovo Nerbini in Consiglio Comunale. Biffoni: "Pronti a lavorare insieme per una comunità coesa, portiamo avanti i patti di prossimità"
Si è aperto con il saluto della città al Vescovo di Prato, Monsignor Giovanni Nerbini, il consiglio comunale di questo pomeriggio. Dopo un incontro tra il Vescovo e la Giunta comunale, ad accogliere Monsignor Nerbini in Consiglio vi erano il Presidente del Consiglio Gabriele Alberti, tutti i gruppi consiliari e la giunta.
Il sindaco Matteo Biffoni nel suo saluto ha sottolineato il valore dell'incontro tra le due istituzioni, assi portanti, ciascuna nel rispetto delle proprie competenze, per la crescita di una comunità coesa. "Le rinnovo il benvenuto da parte di tutti noi nella sala della democrazia, la più importante per la nostra città. A noi, alle nostre rispettive istituzioni spetta il dovere di cercare di dare risposte a una comunità che ci chiede di creare un futuro. E al di là di tutto, delle differenti sensibilità politiche, dei toni accesi che possono esserci stati in passato, per tutti coloro che siedono in consiglio è guida e punto di riferimento la necessità di dare risposte ai cittadini. Lei ha esperienza e la Chiesa di Prato ha radici profonde sul territorio, per cui saprà bene quali e quante siano le peculiarità di questa città. È chiaro anche dalle parole del presidente del Consiglio e di tutti i capogruppo che la complessità d Prato è difficilmente riscontrabile altrove. E' una città che prima delle altre si trova ad affrontare i temi che la contemporaneità impone, anticipando gli altri territori. E' accaduto anche con la crisi economica che ha scardinato le certezze dei nostri cittadini e che qui è arrivata prima che nel resto del Paese. Questa è Prato e se vogliamo affrontare la realtà ognuno di noi, nel rigoroso rispetto dei propri ambiti di competenza, svolge un ruolo importante e deve lavorare sinergicamente".
Il sindaco ha poi ricordato l'appello di Papa Francesco: "Riparto anche io dalle parole di papa Francesco a fare patti di prossimità: la capacità di muoversi in maniera univoca nel contribuire a risolvere i temi aperti del'oggi, a dare risposte che la comunità cerca, a tutelare la dignità del lavoro e il rispetto dei lavoratori,a continuare nel percorso di crescita con l'unico obiettivo del bene comune. In questo percorso Le chiedo di tenerci d'occhio, come è sempre accaduto. Negli anni abbiamo costruito momenti di confronto, abbiamo ricevuto dalla Chiesa parole di stimolo e sollecitazione, quando necessario ci samo scambiati parole di conforto". Biffoni ha poi ricordato la collaborazione tra le diverse realtà del territorio, laiche e religiose, anche nella costruzione di una rete sociale: "Qui che ha bisogno può trovare una mano tesa grazie a un'importante rete sociale, al lavoro delle istituzioni, al mondo dell'associazionismo e del volontariato. E' quindi impensabile amministrare una comunità come la nostra senza un'interlocuzione franca e diretta, consapevoli che obiettivo di tutti, in piazza del Comune come in piazza Duomo, è il bene della nostra comunità. Buona strada e buon lavoro Vescovo Giovanni".
edr
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