16/11/2019 15:59
Polizia municipale
Il nuovo caso emerso al termine di una lunga indagine dell'Unità Commerciale della Polizia Municipale
Falso dentista visitava su una sdraio da giardino usata come poltrona odontoiatrica
L'uomo è stato denunciato per esercizio abusivo della professione medica e rischia la reclusione da 6 mesi a 3 anni e la multa da 10.000 a 50.000 euro.
Dopo una lunga indagine l'Unità Commerciale della
Polizia Municipale ha trovato un dentista abusivo, il terzo
quest'anno, ancora nella zona del Macrolotto Zero, in una
traversa di via Pistoiese. Stavolta è stato un po'
più complicato arrivare ad individuare il luogo in cui
faceva le prestazioni, poiché il "dentista", un
sessantenne cinese regolarmente soggiornante in Italia e iscritto
all'anagrafe del Comune di Prato, si e mostrato estremamente
prudente e scaltro. Tuttavia l'abilità degli agenti, dopo
una meticolosa attività di indagine, è stata
premiata: sono infatti riusciti ad incastrarlo proprio sotto
l'appartamento in cui operava, di proprietà di un italiano,
ceduto in affitto, con regolare contratto, ad un terzo cinese e
sublocato in nero al sedicente medico per l'uso di una stanza.
Vistosi scoperto, l'uomo ha accompagnato gli agenti
nell'abitazione/studio, ammettendo di non avere alcun titolo
per prestare l'opera di dentista, come confermato anche
dalle verifiche fatte presso l'Ordine dei medici. All'interno
dell'appartamento, nella stanza adibita a studio dentistico, gli
agenti hanno trovato oggetti specifici per
l'attività, tra cui un compressore a cui erano attaccati un
trapano professionale e un aspiratore, vari strumenti per
l'implantologia, materiale per le impronte dentali, alcuni
calchi in gesso ancora freschi e nel cestino pezzi di cotone
intrisi di sangue. Come "poltrona odontoiatrica" per i pazienti era
utilizzata una comune sedia-sdraio da giardino reclinabile posta
davanti ad un rudimentale impianto di illuminazione. Su
un quadernetto scritto in cinese rinvenuto nella stanza,
ancora da tradurre completamente, erano annotate alcune cifre di
prestazioni, da 80 a 120 euro. Nella stanza era inoltre presente un
letto matrimoniale, che ha fatto supporre che quella
potesse essere anche la sua dimora, sebbene l'uomo fosse
residente in un'altra zona della città. Tutto il
materiale è stato sequestrato e l'uomo è
stato denunciato all'Autorità giudiziaria per
l'esercizio abusivo della professione medica: ora rischia la
reclusione da 6 mesi a tre anni e la multa da 10.000 a 50.000 euro.
cb
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