salta la barra


Comune di Prato

 indietro
29/11/2019 10:13
Zipoli 2019 Cultura Marted́ 3 dicembre ore 20:45, Chiesa di San Francesco

Festival Zipoli, Lectio divina e concerto d'inaugurazione dell'intervento di manutenzione straordinaria dell'organo di San Francesco

La chiesa di San Francesco a Prato custodisce un prezioso organo monumentale costruito nel 1989 dagli organari Ghilardi e Lorenzini con criteri rigorosamente artigianali. Lo strumento si ispira per concezione, composizione fonica e anche aspetto esteriore ad alcuni organi storici di scuola toscana, come quello di Valpromaro in provincia di Lucca. È dotato di due tastiere, pedaliera e 20 registri (fra cui Flauto Traverso, Trombe, Tromboni, Voce Umana ad ancia) oltre ad alcuni curiosi effetti speciali, come gli Usignoli e la Stella rotante, il primo dei quali imita il canto degli uccelli, mentre il secondo imita il suono di un carillon.

A distanza di oltre 30 anni dalla realizzazione, l'organo aveva bisogno di una ripulitura generale e di alcuni interventi nei meccanismi interni, compromessi dalle polveri e dall'inquinamento. L'intervento è stato interamente finanziato dal Rotary Club e dal Soroptimist Club di Prato ed è stato condotto dagli organari Riccardo Lorenzini di Montemurlo e Samuele Maffucci di Quarrata. Il Rotary Club e il Soroptimist Club hanno inoltre contribuito con il Comune di Prato al finanziamento dell'evento inaugurale del 3 dicembre che si articola in una Lectio divina e nel successivo concerto.

Musica e missione nel pensiero gesuitico ieri e oggi

Lectio divina di Padre Bernardo Gianni abate di San Miniato al Monte, Firenze

L'abate di San Miniato padre Bernardo Gianni - chiamato recentemente da papa Francesco a predicare per gli esercizi spirituali quaresimali - introduce il concerto parlando del legame fra il pensiero gesuitico del passato e quello attuale.

Musica e parole della Compagnia di Gesù tra Vecchio e Nuovo Mondo

Concerto

Cristina Borgogni e Paolo Lorimer, voci narranti

Gabriele Giacomelli, organo

Testi di Daniello Bartoli, Giacomo Lubrano, Paolo Segneri

Musiche di Jean de Brébeuf, Athanasius Kircher, Domenico Zipoli

Il concerto mette in luce la produzione musicale e letteraria gesuitica, sia in prosa che in versi, fra Sei e Settecento. Predicatori come Daniello Bartoli e Paolo Segneri - ammirato anche da Gabriele D’Annunzio - hanno fatto tesoro degli esempi forniti dagli antichi maestri, piegandoli alla diffusione della dottrina cattolica. I loro testi sono conservati nelle sontuose edizioni originali presso la Biblioteca Roncioniana di Prato. Nei collegi nobiliari gesuitici - come il pratese Cicognini - grande importanza avevano forme di spettacolo in cui musica, prosa e poesia concorrevano all’edificazione morale degli studenti e del pubblico. La presente proposta intende far rivivere lo spirito di questi particolari momenti formativi. Fra i poeti che appartennero alla Compagnia di Gesù si segnala il napoletano Giacomo Lubrano, spesso considerato l’autore più rappresentativo del Seicento italiano, dopo Giovan Battista Marino. Di lui saranno lette poesie tratte dalle Scintille poetiche.

Le musiche in programma sono state composte o raccolte e pubblicate da musicisti membri della Compagnia di Gesù. Sia nelle missioni fondate nelle Americhe che in quelle in Oriente, la musica era posta al centro delle attività educative destinate agli indigeni. Particolare è il caso del gesuita francese Jean de Brébeuf, missionario in Canada, a cui la tradizione attribuisce il testo e anche la musica dell'inno natalizio Jesous Ahatonhia, che nella lingua wendat degli indiani Huron significa Gesù è nato. Non a caso la melodia reca traccia di un canto natalizio popolare francese, Une jeune pucelle. Il brano conobbe una straordinaria diffusione anche nella versione in lingua inglese, conosciuta come Huron Carol.

Fra i musicisti gesuiti che operarono nel Nuovo Mondo si distinse in particolare il pratese Domenico Zipoli, che nel 1717 si imbarcò per l'America Latina. Si stabilì a Cordoba (nell'odierna Argentina), dove rimase fino alla morte. La musica di Zipoli si diffuse in maniera capillare in tutta l'America meridionale, grazie al lavoro di numerosi copisti che lavoravano nelle reducciones gesuitiche. Ancora oggi in alcuni villaggi nella foresta al confine fra Bolivia, Paraguay e Brasile si suonano le musiche del compositore toscano, tanto che esse fanno parte del patrimonio culturale degli indigeni moxeni, guaranì e chiquitani. Due brani in programma (la travolgente Folias, follia, ballo popolare di origine iberica e la Retirada del emperador - Los dominicos de Espa ñ a) sono stati tramandati in manoscritti reperiti in alcune ex-riduzioni gesuitiche dell'odierna Bolivia.

Un personaggio davvero singolare, infine, fu il gesuita tedesco Athanasius Kircher, che si stabilì a Roma, dove allestì una famosa Wunderkammern. Kircher è considerato uno degli ultimi grandi eruditi della storia. Scrisse di geologia, egittologia, sinologia, metrica, musica, organologia, matematica, medicina, astronomia. Fra i suoi trattati figura il Magnes, sive de Arte Magnetica Opus (Roma, 1641), dedicato ai fenomeni che lui definisce magnetici, in cui viene trattato il tarantismo, ossia la credenza popolare che la persona morsa dalla tarantola manifestasse reazioni isteriche o eccessi di melanconia curabili mediante una musica appropriata. Kircher pubblica anche sue trascrizioni di vari rimedi musicali che si tramandavano oralmente da secoli nel Mezzogiorno italiano. Fra questi, sono molto affascinanti la Vera Tarantella - Tono Hypodorio, diffusa a Napoli e l' Antidotum Tarantulae appartenente alla tradizione popolare del Salento. Tali brani vengono eseguiti in questo programma - in una trascrizione organistica di Gabriele Giacomelli - a commento sonoro del sermone  In biasimo dell’avarizia in cui Segneri parla dell'avarizia e della cupidigia che attanagliano il cuore dell’uomo come mali profondi da estirpare con l’aiuto di un buon medico. La funzione apotropaica della tarantella era evidente al Kircher, che la considerava una sorta di magnete musicale capace di attrarre il male al di fuori del corpo, fosse o meno prodotto dal venefico morso del ragno.

Gli attori Cristina Borgogni e Paolo Lorimer leggeranno i testi, mentre l'organista Gabriele Giacomelli suonerà i brani musicali.

Cristina Borgogni è stata allieva di Vittorio Gassman e ha debuttato con Eduardo De Filippo in La donna è mobile. Ha lavorato con Carmelo Bene, Glauco Mauri, Federico Tiezzi ... Recentemente ha interpretato Medea di Euripide al Teatro Greco di Segesta. In ambito televisivo ha recitato in Ciao Professore, Carabinieri, La Squadra. È autrice di spettacoli agiografici di successo come Ildegarda la sibilla renana, andato in scena a Firenze presso il Teatro della Pergola e poi in forma variata nella Cattedrale di S. Maria del Fiore.

Paolo Lorimer è stato allievo di Vittorio Gassman, è molto impegnato in teatro, dove ha lavorato con registi quali Gabriele Salvatores, Luigi Squarzina, Krystoff Zanussi, oltre che nelle fiction televisive Un posto al sole, Don Matteo 6, Elisa di Rivombrosa 2, Distretto di polizia, La squadra ... Con Cristina Borgogni è stato recentemente protagonista dello spettacolo Serata Campanile al Teatro Vascello di Roma. Nel gennaio 2020 sarà al Teatro della Pergola di Firenze in Re Lear di Shakespeare con Glauco Mauri.

Gabriele Giacomelli è musicologo e organista di fama internazionale, avendo tenuto concerti in tutta Europa (dalla Sala Grande della Filarmonica di San Pietroburgo alle Cattedrali di Winchester, Digione, Firenze, Lubiana, Stoccolma ...) e in America sia del Nord (Central Synagogue di New York ecc.) che del Sud (Cattedrale di Cuzco, Perù ecc.). È docente di Storia della Musica presso il Conservatorio di Stato di Bologna, direttore artistico della rassegna di musica sacra O flos colende che si tiene da 23 anni nella Cattedrale di S. Maria del Fiore a Firenze e Ispettore del Ministero per il restauro degli organi di Firenze, Pistoia e Prato.

1104/19

Condividi su: Condividi su Facebook Condividi su Google Bookmarks Condividi su Twitter
 indietro  inizio pagina