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Comune di Prato

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18/01/2020 18:59
biffoni Dichiarazioni I manifestanti non hanno rispettato le indicazioni della questura. Il corteo arrivato in piazza del Comune dove la polizia non stava presidiando

Manifestazione sì Cobas, il sindaco: "Quanto è accaduto è inaccettabile, prefetto e questore diano spiegazioni alla città"

Biffoni: "Una gestione imbarazzante del'ordine e la sicurezza.I Sì Cobas confermano il disprezzo delle regole"

"Pretendo che prefetto e questore diano una spiegazione di quanto è accaduto oggi a Prato. E' inaccettabile che chi ha la responsabilità dell'ordine pubblico abbia consentito ad un corteo di mettere a rischio la città in un sabato pomeriggio in cui le famiglie vanno in centro con i propri bambini a fare acquisti. L'autorizzazione della questura era fino a piazza San Marco, non so cosa sia successo ma i manifestanti hanno percorso tutto il centro fino a piazza del Comune".

Il sindaco Matteo Biffoni commenta infuriato quanto accaduto: "I Sì Cobas continuano a mostrarsi per quello che sono: incapaci di rispetto, in cerca di notorietà sulla pelle degli altri, siano gli operai sfruttati o i cittadini. L'avevo detto e lo ripeto, noi vogliamo tutelare per davvero i diritti di chi lavora, lo facciamo e lo faremo sempre con tutti gli strumenti legittimi a disposizione e con tutte le forze sane della citta, ma con queste persone che disprezzano la legalità non potrà mai esserci un dialogo".

Allo stesso tempo il sindaco condanna quanto accaduto in piazza del Comune. "E' stata lasciata sola la polizia municipale, che ricordo non è responsabile dell'ordine pubblico e che ringrazio per la professionalità e l'impegno con cui si è dovuta assumere oneri per l'incapacità di altri. In piazza del Comune gli agenti sono rimasti senza alcun supporto da parte di chi aveva il dovere di controllare il corteo, ovvero la Polizia di Stato. Ed è per questa incapacità di gestione che sono stati caricati i manifestanti sotto il palazzo comunale. Tutto questo è inaccettabile, prefetto e questore ne traggano le conseguenze".

edr

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