Una giornata di studio su Natalini e le sue opere
Con una giornata di studio Prato ricorderà l'architetto Adolfo Natalini, scomparso la notte scorsa a Firenze all'età di 78 anni. A promuoverla insieme all'Ordine degli architetti di Prato è l'assessore alle Opere Pubbliche e Urbanistica Valerio Barberis, che esprime anche a nome della giunta comunale il cordoglio per la morte del professore, per molti anni ordinario alla Facoltà di Architettura di Firenze, tra i fondatori di Superstudio e della cosiddetta 'architettura radicale', una delle avanguardie più significative degli anni '60 e '70. Un'esperienza, quella del Superstudio, condivisa con Cristiano Toraldo di Francia, scomparso appena 6 mesi fa, e che durò circa 20 anni con opere realizzate ed esposte al Museum of Modern Art di New York, l'Israel Museum di Gerusalemme, il Deutsches Architekturtmuseum di Francoforte, il Centre Pompidou di Parigi e il MAXXI di Roma. Alcune di queste fanno parte della collezione permanente del Centro per l'Arte Contemporanea Pecci.
A Prato ha progettato inoltre la ristrutturazione della palazzina degli ex bagni pubblici che oggi ospita i Servizi demografici del Comune in piazza Cardinale Niccolò e più di recente l'allestimento del Museo di Palazzo Pretorio, insieme ad un raggruppamento di architetti. «Se ne va un grande intellettuale, una figura di riferimento per molte generazioni di architetti e non solo - dice l'assessore Barberis - Il suo sguardo sul mondo, insieme a quello degli altri componenti di Superstudio, ha modificato per sempre il modo di vedere la realtà. Per questo, in accordo con l'Ordine degli architetti di Prato vogliamo promuovere una giornata di studio sulla sua opera da organizzare nei prossimi mesi».
cb
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