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Comune di Prato

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13/02/2020 17:42
Biffoni 2019 Aeroporto Ritenuta valida la richiesta di inclusione nell'Osservatorio ambientale

Peretola, la sentenza del Consiglio di Stato riconosce le richieste del Comune di Prato

"Le nostro preoccupazioni sono sempre state fondate e le nostre richieste di chiarezza sono sempre state dettate dalla volontà di tutelare le nostre comunità. La richiesta del Comune di Prato di far parte dell'Osservatorio Ambientale, dove si sarebbe verificata l'ottemperanza di tutte le innumerevoli prescrizioni alla Via, era ben fondata. E' una richiesta che abbiamo fatto ben prima di ricorrere ai Tribunali a garanzia dei nostri territori". Il sindaco Matteo Biffoni ricorda come in ogni sede è stato chiesto di includere Prato (o un altro Comune della Piana interessato dall'infrastruttura) nell'Osservatorio ambientale, una richiesta evidentemente legittima. E a ribadirlo oggi è il Consiglio di Stato, dopo che era stato riconosciuto anche dalla  sentenza del Tar  il fatto che "la verifica dell'ottemperanza a dette condizioni non è stata demandata ai due Ministeri che hanno emesso il provvedimento di VIA, bensì ad un organismo (Osservatorio Ambientale) a composizione mista dove è presente (con diritto di voto) lo stesso proponente ENAC e senza di voto Toscana Aeroporti (e quindi il soggetto che gestisce l'aeroporto), mentre è stata esclusa dall'Osservatorio la presenza di ogni rappresentante dei Comuni, circostanza quest'ultima che di fatto ha impedito a dette amministrazioni di manifestare i rilievi sopra citati a seguito della presentazione dei progetti esecutivi". Oggi il Consiglio di Stato su questo specifico aspetto ha ribadito quanto sia " inutile ulteriormente indugiare su tale profilo atteso che l’illegittimità dei provvedimenti impugnati, per gli aspetti sostanziali già evidenziati, comporta la necessità di rinnovare il procedimento (ivi compresa la valutazione relativa  all’eventuale istituzione di un Osservatorio Ambientale e alla sua composizione)".

Il Comune di Prato nel ricorso ha sottolineato come l'Osservatorio  fosse composto in modo errato, senza prevedere la presenza delle Amministrazioni interessate dall'opera, e che oltretutto fosse stato chiamato a svolgere un'attività di controllo mentre la legge ne prevede il semplice ruolo di supporto all'attività di verifica del Ministero. Il CdS ribadisce ancora una volta come il masterplan non fosse adeguato, come hanno dimostrato le innumerevoli prescrizioni che di fatto stravolgevano il progetto complessivo. Alla luce della sentenza del Consiglio di Stato l'intero iter dovrà essere annullato.

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