Covid-19, dopo tre mesi e mezzo domani chiude il Centro OPerativo Comunale per la gestione dell'emergenza
Sarà chiuso domani 26 giugno il Centro Operativo Comunale (COC) della Protezione civile aperto a Prato il 9 marzo per gestire l'emergenza Covid 19, dopo la dichiarazione dello stato di emergenza del Consiglio dei Ministri datata 31 gennaio (fino al 31 luglio).
A firmare l'ordinanza di chiusura stamani è stato il sindaco Matteo Biffoni, proprio nella Sala operativa della Protezione Civile, da cui in questi mesi sono partiti gli interventi per la distribuzione a domicilio delle mascherine, per portare i pacchi alimentari alle famiglie in difficoltà o gli anziani, rispondere alle richieste delle persone che non potevano uscire di casa, ad esempio per acquistare i medicinali o portare i computer agli studenti.
Sei le funzioni gestite in via continuativa dal COC, che per la prima volta da quando è stato istituito è rimasto aperto così a lungo: sanità, volontariato, servizi al Comune, scuola, informazioni alla cittadinanza e assistenza alla popolazione. Oltre al coordinamento del COC sono stati presenti i 10 componenti del Centro Situazioni Intercomunale Ce.Si. e gli agenti della Polizia Municipale.
Tredici le associazioni di volontariato per il confezionamento e la distribuzione delle mascherine, oltre 220 persone più 32 dipendenti comunali. Grazie a loro il Comune di Prato ha potuto effettuare due recapiti porta a porta - la prima la settimana precedente la Pasqua, 5 mascherine a famiglia per i residenti e i domiciliati, e la seconda dal 23 maggio al 9 giugno, 10 pezzi a famiglia - utilizzando lo stradario delle liste elettorali, per limitare al massimo le occasioni di assembramento e tutelare la cittadinanza dal contagio. Un lavoro enorme, che ha portato 1.002.780 mascherine ad 86.852 nuclei familiari. Di queste 486mila erano della Regione Toscana, le altre sono state donate al Comune da varie aziende dell'hinterland pratese. A chi ha segnalato il furto dalla cassetta postale della confezione sono poi state recapitate altre 100mila mascherine. La rete della distribuzione ha incluso anche i Comuni della provincia per i servizi essenziali e le scuole superiori per gli esami di Maturità, oltre al carcere, le associazioni di assistenza sociale, i campi nomadi e le attività commerciali aperte durante il lungo lockdown, per un totale di 414mila mascherine. Come ha spiegato il sindaco Biffoni, in giacenza sono rimasti 55mila dispositivi medici con marchio CE (le mascherine chirurgiche azzurre), che attraverso le associazioni di volontariato saranno distribuiti in buste da tre a partire dalla prossima settimana ad ultrasettantenni, persone con disabilità e famiglie numerose. Le modalità saranno rese note nei prossimi giorni. Infine grazie al Comitato Prato Pro Emergenze sono stati recapitati buoni spesa per 60mila euro alle famiglie in difficoltà a causa del Covid 19, oltre ad un respiratore polmonare, i monitor e i camici per l'ospedale.
"Oggi firmiamo l'ordinanza che chiude il Centro operativo comunale al termine di un percorso lungo e difficile, che ci ha visti impegnati H24 - afferma il sindaco Matteo Biffoni - Un percorso che però ci ha anche fornito l'opportunità di scoprire e mettere in campo uno straordinario patrimonio della città, la forza del volontariato, la generosità dei pratesi e una macchina organizzativa che davvero ha dato una grande prova di se stessa. Speriamo che in futuro non ce ne sia più bisogno, ma dà un forte segnale di sicurezza che in emergenze come quella che è avvenuta per il Covid si possa contare su questa rete e queste forze. Tutti insieme abbiamo fatto un lavoro enorme, più e meglio di molti altri. Grazie a tutti per l'impegno dimostrato". "Le difficoltà sono state tante perchè ci siamo misurati con un problema sanitario che non conoscevamo assolutamente - aggiunge Sergio Brachi, responsabile della Protezione Civile - Ma il modello organizzativo era rodato e questo ci ha permesso di gestire gli interventi in modo efficace".
cb
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