"Junglathon", in molti ai laboratori di co-design di Prato Urban Jungle
Ampia partecipazione da venerdì 25 a domenica 27 ai "Junglathon", i tre giorni di laboratori di co-design e co-creazione dedicati allo sviluppo di idee innovative a partire dalle opportunità connesse alla “Giungla Urbana” e al progetto Prato Urban Jungle che prevedono la riqualificazione della sede di Consiag Estra, la rigenerazione degli edifici di EPP di via Turchia e la conversione in mercato coperto dell'ex edificio industriale nel Macrolotto Zero.
I laboratori, tenuti in via Turchia, a Officina Giovani e al Circolo Curiel, sono stati l'occasione per progettare insieme alcuni elementi per la nuova realtà urbana attraverso il confronto e il dialogo.
L'iniziativa ha riscosso grande successo e, nel rispetto delle norme anti-Covid, ha visto la partecipazione di molti. Sono emerse idee, considerazioni, desideri, provocazioni, tutte orientate al realismo e accomunate da un forte coinvolgimento dei partecipanti sui temi del verde urbano, della sostenibilità, della riqualificazione e tanto altro.
La domenica i partecipanti al Junglathon si sono ritrovati a Officina Giovani per focalizzare le idee emerse nei due giorni sulle aree di intervento di Prato Urban Jungle: programmare l'app Macrolottozero, costruire un plastico per via Turchia, taglio e cuci, copia e incolla e molto altro. In questo modo verranno restituite le risultanze delle interazioni di questi giorni.
Molto soddisfatto dell'iniziativa il sindaco Matteo Biffoni che ha precisato: "Prato Urban jungle è qualcosa di più di un intervento di riqualificazione urbanistica, è un nuovo modo di vedere la città e l'ambiente in cui vive la comunità. Luoghi più belli e soprattutto fonti di benessere, risposte concrete per combattere il cambiamento climatico. La pianificazione urbanistica delle città è fondamentale per migliorare l'impatto ambientale e la salute del nostro pianeta".
Prato Urban Jungle è un intervento partecipativo dalla concezione innovativa che impiega gli elementi naturali come strumenti attivi per promuovere un ambiente urbano più sostenibile, più confortevole e più attento alla salute dei cittadini. La Città di Prato stabilisce così un nuovo equilibrio nel rapporto tra lo spazio costruito e la natura: la “giungla urbana” diventa una vera e propria colonizzazione verde degli spazi collettivi, rendendosi parte attiva della vita quotidiana.
Il progetto, finanziato con fondi europei di UIA Urban Innovative Actions per 3,7 milioni di euro, vede la collaborazione della Municipalità di Prato con numerosi enti partner tra cui: Stefano Boeri Architetti, Pnat (Società di progettazione multidisciplinare co-fondata da Stefano Mancuso), Legambiente Toscana, IBE Istituto per la Bioeconomia, Estra, GreenApes e Treedom .
np
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