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Comune di Prato

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19/11/2020 11:02
Comune di Prato Solidarietà Il messaggio a seguito della rottura della tregua nella regione del Sahara occidentale a 9 anni dal cessate il fuoco

Popolo Saharawi, il messaggio di preoccupazione e solidarietà dei comuni della Provincia di Prato

Le amministrazioni sono unite da anni con il popolo Saharawi, che ogni anno si concretizza con l’adozione del Protocollo d’intesa per l’accoglienza dei bambini per svago e visite mediche

Tutti i Comuni della Provincia di Prato esprimono forte preoccupazione per i recenti fatti avvenuti nel Sahel Occidentale e manifestano la loro solidarietà agli amici del popolo Saharawi.

“Apprendiamo che a 29 anni dal cessate il fuoco raggiunto con l’accordo di pace del 1991 tra Marocco e Fronte Polisario, si è rotta la tregua nella regione del Sahara Occidentale. Come riportato da diverse testate giornalistiche, l’esercito marocchino ha infatti intrapreso un’azione militare nella zona cuscinetto di Guerguarat, violando così l’integrità territoriale del Fronte Polisario e contravvenendo agli accordi internazionali.

Le nostre amministrazioni sono unite da un legame decennale con il popolo Saharawi, che ogni anno si concretizza con l’adozione del Protocollo d’intesa per l’accoglienza dei bambini Saharawi, che permette ai piccoli di godere di un periodo di tranquillità e di effettuare importanti visite mediche.

Ed è pensando proprio a questi bambini, chiamati nei loro viaggi in Toscana “piccoli ambasciatori di pace”, che non possiamo rimanere indifferenti a quanto sta avvenendo.

Chiediamo che non venga minato un percorso di autodeterminazione di un popolo amico, che da ormai troppi anni risponde a persecuzioni e attacchi politici ed economici con la diplomazia e la democrazia, ponendosi come modello virtuoso di società fondata sul principio di non-violenza.

Chiediamo al Governo e alle Istituzioni internazionali di mettere in campo ogni azione utile a tutela del popolo Saharawi e dell’integrità dei suoi territori.

Da parte nostra manteniamo l’impegno di continuare a tenere alta l’attenzione sul tema nei nostri territori, con la speranza di riprendere nel 2021 l’accoglienza dei “piccoli ambasciatori di pace”.

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