Prato Urban Jungle, approvati dalla giunta i progetti preliminari per il mercato coperto del Macrolotto Zero e le case Epp di via Turchia
Sono stati approvati dalla Giunta comunale i progetti preliminari di due delle tre aree pilota scelte per Prato Urban Jungle, ilprogetto che mira a ri-naturalizzare alcuni quartieri di Prato in chiave green con lo sviluppo di giungle urbane, co-finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) attraverso il programma Urban Innovative Actions con un contributo di 3 milioni di euro. Si tratta del mercato coperto di via Giordano al Macrolotto Zero e delle case popolari Epp di via Turchia, che ricadono nella competenza del Comune. A questi siti si aggiunge la sede di Estra in via Panziera.
L’intervento sugli edifici di Edilizia Pubblica Pratese di via Turchia è curato dallo studio Stefano Boeri Architetti e interessa le facciate dei tre edifici residenziali multipiano, prevedendo soluzioni innovative verdi e sistemi di frangisole atti a incrementare il comfort termico, il giardino interno fruibile per la collettività e la trasformazione del parcheggio in un’area permeabile verde.
Al Macrolotto Zero l'intervento consiste nella riconversione,
curata da PNAT, dell’ex area industriale del mercato
coperto in un grande spazio verde interno e una grande
facciata verde esterna. Gli interni ospiteranno così una
vera e propria Fabbrica dell’Aria, ossia una serra indoor in
grado di depurare l’aria con le piante, che sarà
abbinata ad un innovativo spazio per il ristoro, in cui i cittadini
potranno incontrarsi completamente immersi nel verde delle
piante. L'edificio con il mercato coperto, l'ex fabbrica
Forti, è stato recuperato grazie al Piano di Innovazione
Urbana finanziato da Regione Toscana e Comune di Prato - è
uno dei tre tasselli del Piano per la rinascita del Macrolotto Zero
insieme alla Medialibrary e al Playground - ed aprirà i
battenti nei primi mesi del 2021.
Il Comune di Prato rilancia il progetto complessivo
ampliando il ventaglio degli interventi di Urban jungle e affidando
a PNAT la progettazione di un ulteriore sito pilota collocato
nell’area commerciale di via delle Pleiadi, tra
Unicoop e Omnia Center. PNAT realizzerà un innovativo
progetto legato al verde e al cibo che servirà ad attivare
nuove funzioni nell’area verde in fase di sviluppo:
«Abbiamo fatto un investimento molto importante sul
Macrolotto Zero per portarvi funzioni della città -
afferma il sindaco Matteo Biffoni - Qui i
cittadini verranno per vivere questi servizi, il mercato coperto,
la medialibrary, le aree di gioco e sport al playground, ricucendo
un'area con il resto del territorio. Lo stesso vale per via
Turchia: Prato Urban Jungle serve innanzitutto per riqualificare un
luogo pensato in anni in cui si edificava con occhio poco attento
alla qualità del vivere. E' un'opportunità importante
di rinascita di quegli spazi per chi ci abita. Lo stesso vale per
l'edificio Consiag-Estra, nato anche questo con una concezione
datata e in una zona delicata per la viabilità
cittadina, che ora avrà la possibilità di una
riqualificazione non solo estetica, ma anche funzionale per chi ci
lavora tutti i giorni. A questo si aggiunge r la serra che
realizzeremo in via delle Pleiadi, un esperimento di orti urbani
che serve alla città intera, a servizio di scuole e
famiglie».
«Il Comune di Prato punta tutto sulle politiche del verde
e di forestazione e sta ampliando il progetto con risorse proprie
- spiega l'assessore
all'Urbanistica Valerio Barberis - Al
Macrolotto Zero, in un ex edificio industriale, saranno tanti i
benefici ecologici portati dalle due Fabbriche dell'aria che
saranno installate, progettate dal Prof. Mancuso e Pnat, che
depureranno completamente l'aria dai batteri attraverso le piante.
Invece in via Turchia l'intervento di Stefano Boeri
interesserà le facciate con tiranti e rampicanti e
riorganizzazione delle aree verdi interne e dei parcheggi con
spazi di socializzazione. Per Estra sempre Boeri ha
progettato una nuova immagine e un nuovo assetto delle
facciate e della copertura, facendone una presenza verde
straordinaria per tutto il Soccorso. La serra urbana vicina al
Parco Prato, progettata dal prof. Mancuso, sarà un nuovo
spazio pubblico in cui promuovere uno stile di vita più
sano, in prospettiva con il coinvolgimento della Facoltà
universitaria di Agraria e corsi di formazione per studenti e
cittadini».
Nonostante i rallentamenti creati dall'emergenza Covid-19 il
comune ha confermato – nella sua qualità di capofila
del progetto - che tutte le attività stanno andando
avanti e tutti i partner stanno gradualmente recuperando il ritardo
accumulato.
Gli interventi di Prato Urban Jungle apporteranno benefici
climatici ed ambientali all'intera città, benefici che
saranno quantificati attraverso efficaci azioni di monitoraggio per
l’acquisizione di dati capillari acquisiti con tecnologie
innovative e all’avanguardia.
“La città, unione di componenti e processi
artificiali e naturali, è un sistema biofisico e biochimico
complesso che interagisce continuamente con l’atmosfera.
Comprendere e quantificare queste interazioni è importante
per definire politiche consapevoli e indirizzare le azioni dove
abbiano una maggiore efficacia” spiega
Beniamino Gioli,
dirigente di ricerca dell’
Istituto per la Bioeconomia del CNR.
Ed è proprio in quest’ottica che procedono
le attività del CNR attraverso una serie di azioni di
misurazione capillare delle variazioni generate dal progetto
sull’ambiente, tramite reti di sensori a basso costo
sviluppate ad hoc, e l’utilizzo di modelli che riproducono il
metabolismo della città generando possibili scenari di
intervento. Queste attività di misurazione e modellazione
costituiscono strumenti fondamentali per fornire dati e
informazioni sia alla pubblica amministrazione, che può
così verificare l’efficacia degli interventi e
indirizzarne i futuri sviluppi, sia al pubblico, che può
così prendere maggiore consapevolezza della natura e delle
dinamiche dell'ambiente in cui vive.
Parallelalemente agli interventi infrastrutturali, il
progetto intende coinvolgere la cittadinanza, in un percorso
di sensibilizzazione sui temi ambientali e sugli stili di vita
sostenibili, che verrà incentivato con meccanismi premiali,
che saranno implementati grazie ad una specifica app sviluppata da
greenApes.
Gregory Eve (greenApes) -
“In queste settimane stiamo configurando, con il Comune e
gli interlocutori in città, lo schema che permetterà
ai cittadini di acquisire punti premianti per le proprie azioni
virtuose. Mobilità sostenibile, scelta di prodotti locali,
volontariato, economia circolare e tanti altri comportamenti
virtuosi permetteranno ai cittadini di accedere a premi e
agevolazioni legati al territorio. Il lancio di questa fase del
progetto è previsto per Febbraio 2021”.
Il lavoro corale dei partner del progetto per
“innovare” la città dal punto di vista
ambientale, vede
Legambiente
Toscana
fortemente impegnata a sensibilizzare l'opinione pubblica
sui temi della forestazione urbana, e a radicare questa nuova
visione tra i vari soggetti della città. Tante saranno le
iniziative che verranno coordinate e lanciate dal partner nei
prossimi mesi, che spazieranno dai toolkit informativi dedicati ai
cittadini e agli studenti ,al corso “Crea la tua
giungla” previsto in partenza a fine gennaio 2021.
Queste sono solo alcune delle iniziative che ci
accompagneranno nei prossimi mesi.
Un’ulteriore coinvolgimento dei cittadini e degli
attori sociali ed economici pratesi sarà ottenuto
attraverso un nuovo modello di governance, che gestirà il
progetto oltre la sua scadenza formale, con nuovi strumenti tecnici
e amministrativi sviluppati ad-hoc da
Treedom
insieme con il Comune di Prato. A partire dal 2021
verranno lanciate diverse iniziative per attuare un questo nuovo
modello di governance sarà lanciato per favorire una
forestazione urbana partecipata in pieno coordinamento con le
iniziative istituzionali del Comune (piano di forestazione urbana).
Questo nuovo approccio alla pianificazione urbana
coinvolgerà chiunque voglia contribuire – imprese,
cittadini, attività commerciali etc- attraverso una
piattaforma digitale sviluppata ad-hoc che implementerà
questo nuovo modello di governance per lo sviluppo inclusivo del
verde urbano.
Approfondimenti:
La riqualificazione della sede di Consiag –
Estra
Il progetto di riqualificazione della sede Consiag-Estra,
ideato da Stefano Boeri Architetti, pone l’attenzione su tre
elementi esistenti: le quattro facciate, il tetto e il
parcheggio esterno. L’intervento sull’area di sosta
costituirà anche un filtro tra l’edificio e la strada
ad alta percorrenza esistente, riducendo l’inquinamento
acustico ed atmosferico. Per le quattro facciate sono previsti
interventi differenti tenendo di conto in base al loro orientamento
.Ad esempio piante rampicanti schermeranno la facciata
soggetta ad un intenso irraggiamento solare, migliorando il comfort
ambientale dell’edificio ed il benessere dei dipendenti. La
copertura esistente sarà suddivisa in porzioni che
ospiteranno specie selezionate per attirare insetti impollinatori e
diventerà un luogo di aggregazione per i dipendenti di
Consiag-Estra. “
La sfida principale del contesto pratese è che si
interviene sulle architetture esistenti e non su spazi vergini o
dismessi - afferma
Stefano Boeri -
Si lavora su edifici che hanno una loro ordinarietà e
che costituiscono un elemento fondamentale del paesaggio urbano
contemporaneo. Intervenire sulla nuova sede di Consiag-Estra
permette di ripensare gli spazi pubblici adiacenti
all’edificio, le facciate e il tetto nell’ottica di una
fortissima vegetalizzazione, del miglioramento
dell’efficienza energetica e di una netta diminuzione
dell’inquinamento atmosferico e acustico”.
“Questo progetto rappresenta per il Gruppo – dichiara Paolo Abati, direttore generale di Estra - non solo un’occasione per riqualificare la nostra sede, ma anche un’opportunità per promuovere un nuovo concetto di welfare aziendale mettendo a disposizione del personale un luogo più sano e più verde. Senza contare gli effetti positivi che uno spazio ambientalmente più sostenibile avrà su tutta la cittadinanza.”
Gli edifici di Edilizia Pubblica Pratese di via Turchia
Il progetto ideato da Stefano Boeri Architetti per
gli edifici di Edilizia Pubblica Pratese di via Turchia prevede la
vegetalizzazione delle facciate. Saranno installate strutture
composte da cavi in acciaio ancorati ai prospetti ciechi che
permettano la crescita di piante rampicanti e la realizzazione di
sistemi frangisole verdi innovativi sulle facciate esposte a sud,
in grado di mitigare la temperatura, raffrescare le superfici dei
complessi esistenti e migliorare il benessere degli abitanti. Uno
degli obiettivi del progetto è di irrigare le specie
rampicanti che copriranno le facciate prevalentemente con acqua
piovana di recupero. Le ampie superfici vegetate fungeranno da
nuovi fulcri di connessione verde nel sistema dei corridoi
ecologici della città. L’intervento in via Turchia si
occupa, inoltre, della creazione di spazi di socialità
comuni dedicati ad attività collettive e ricreative. Una
nuova pergola, ricoperta di rampicanti ed arredata di sedute,
sarà realizzata all’ingresso del complesso.
Proseguendo, nello spazio centrale compreso tra le cantine, sono
state previste delle vasche con vegetazione e delle sedute che
creeranno un nuovo ambito di accesso all’area adatto alla
sosta e alla socialità.
L’area dei parcheggi sarà interessata da un
intervento di demineralizzazione dei suoli che trasformerà
la pavimentazione in una superficie permeabile. “
Il progetto di via Turchia rientra in una strategia di
continuità di superfici verdi, permeabili e biologiche che
attraversano e percorrono la città di Prato”,
afferma
Stefano Boeri. “
Gli spazi pubblici che oggi sotto-utilizzati o adibiti a
parcheggio, sono stati interamente ripensati, nella prospettiva che
un domani vengano dedicati ad esclusivo uso pedonale e ciclabile.
Le superfici demineralizzate verranno così destinate alla
collettività, alla natura vivente ed alla
biodiversità”.
Macrolotto Zero
“
Nel Macrolotto 0 realizzeremo un Mercato cittadino, le cui
facciate saranno ricoperte di piante e la cui aria sarà
depurata dalla più grande Fabbrica dell’Aria mai
realizzata. Si potranno consumare prodotti locali e godere dei
benefici di uno spazio rigenerato dalle piante. Grazie alle piante,
porteremo nell’ex area industriale qualità
dell’aria, socialità e valore.” Il progetto
per il Mercato cittadino nel Macrolotto Zero si articola in diversi
interventi di plant-based solutions. Le superfici esterne
dell’ex capannone industriale saranno ricoperte di piante
gestite con tecnologie a bassa manutenzione, e gli spazi aperti
verranno ri-naturalizzati. Questi interventi genereranno benefici
in termini di regolazione del microclima ambientale, mitigazione
della temperatura, qualità dell’aria, isolamento
termico e acustico e regimentazione delle acque piovane. La
riconversione dell’ex capannone industriale in cui è
stato creato il mercato sarà un modello di riutilizzo del
patrimonio industriale dismesso di Prato. Le piante saranno il
fulcro tecnologico e vitale dello spazio, il primo esempio pratese
di design biofilico altamente innovativo. Gli spazi interni
ospiteranno un mercato di prodotti agricoli locali e una grande
Fabbrica dell’Aria, un sistema ideato e sviluppato da PNAT
per rimuovere completamente gli inquinanti dell’aria
attraverso le piante. In questo modo l’intero edificio
godrà di un ambiente salubre e confortevole: tra ficus,
kentia, monstere e strelizie rigogliose, si potranno acquistare
ortaggi coltivati a km 0, consumare cibi locali e trascorrere del
tempo in una vera e propria Giungla Urbana, godendo dei benefici
psico-fisici di una piena immersione nella natura.
Area commerciale di via delle Pleiadi (tra Unicoop e Omnia
Center)
Questa nuova area pilota, fortemente voluta dal Comune in
aggiunta alle due aree inizialmente previste, sarà
ridisegnata da PNAT con un intervento che si articola in diverse
parti: una serra urbana ad alto rendimento per la produzione di
vegetali a Km 0, un’area ristoro, creata con vecchi
containers industriali e destinata alla somministrazione di cibo e
bevande prodotte localmente, un’area dedicata ad eventi
musicali o cinematografici costituita da uno stage realizzato con
materiali di recupero e un’area per i più piccoli dove
il gioco sarà un modo per avvicinarsi ai temi ambientali
più attuali. Tutti gli elementi saranno fortemente integrati
con il verde. Si tratta di un progetto nel quale il concetto di
Urban Jungle trova una sua naturale collocazione, e dove il
massiccio impiego di verde giocherà un ruolo chiave, nel
creare ombra, comfort ambientale, visivo e psichico. Utilizzare in
sinergia piante e materiali semplici o di recupero è
strategico per la trasformazione di un’area residuale in uno
spazio accessibile e fruibile da tutti gli abitanti di Prato. Gli
elementi e gli arredi sono disegnati per essere flessibili,
favorire la permanenza all’aperto, e ridurre al minimo
l’impatto sull’ambiente. Il progetto prevede la messa a
dimora di alberi e piante per la depurazione dell’aria,
l’ombreggiamento e la mitigazione della temperatura. E un
progetto di riqualificazione che gradualmente coinvolgerà
tutto il parco, con la partecipazione attiva del Comune e delle
associazioni che operano sul territorio. Un intervento articolato
nel quale la coltivazione di ortaggi a km0 diventa motore per
l'economia locale, favorendo l’incontro e le attività
della comunità. Le tecnologie di coltivazione idroponica e
di riuso delle acque piovane previste nella serra garantiranno la
produzione sostenibile di grandi quantità di ortaggi. La
serra inoltre avrà anche una funzione didattica dove si
apprenderanno pratiche e tecnologie di coltivazione, beneficiando
un percorso di formazione al lavoro che poi potrà trovare
sbocco in attività legate al vivaismo e alla gestione del
verde. All’interno del piano di Prato Urban Jungle, quindi,
l’intervento diventa un’occasione per avvicinare gli
abitanti ai temi dell’educazione alimentare,
dell’agricoltura sostenibile e dell’ecologia.
“
Il tema ambientale è anche intrinsecamente
sociale,” spiega il Prof.
Stefano Mancuso, co-fondatore di PNAT,“
così come sostenibilità è anche
equità. Questo è un progetto di rigenerazione urbana
attraverso le piante, che riscrive le relazioni tra abitanti e
risorse all’interno della città.”
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Uffici Stampa
Pnat
Bianca Galmarini bianca.galmarini@pnat.net // +39 346 2142410
Stefano Boeri Architetti
Elettra Zadra elettra.zadra@elettrapr.it // +39 335 5929854
Francesca Raimondi francesca.raimondi@elettrapr.it // +39
3929469018
Comune di Prato
Letizia Benigni l.benigni@comune.prato.it //
+39 0574 1835978
Caterina Barbieri c.barbieri@comune.prato.it // +39 0574
1836393
cb
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