Sfruttamento lavorativo, Mangani: "E' il momento di ricondurre a unità i protocolli esistenti"
L'inchiesta della Procura dela Repubblica, che ieri ha portato
all'arresto di tre persone, è un segno dell'impegno delle
istituzioni nel contrasto allo sfruttamento lavorativo. Un impegno
che coinvolge tutti gli attori istituzionali del territorio
e che si è concretizzato anche con il
protocollo d'intesa stilato tra il Comune di Prato e la Procura
della Repubblica per rendere più facile sia la denuncia, sia
i percorsi di inclusione per chi viene sfruttato. Un impegno e
un'attenzione che è forte in città e che è al
centro del lavoro anche nazionale: "Il problema dello sfruttamento
lavorativo e del caporalato - spiega
l'assessore alle Politiche per l'inclusione Simone
Mangani -, è stato affrontato anche stamani dalla
commissione immigrazione dell'Anci che all'ordine del giorno, al
primo punto, aveva le prospettive di collaborazione tra
l'associazione dei Comuni e il ministero del Lavoro e delle
Politiche sociali a supporto delle tematiche legate allo
sfruttamento lavorativo".
In questo contesto Prato si pone come una realtà dove
la collaborazione interistituzionale è pienamente
fattiva e può essere ancora migliorata: "E' giunto il
momento di ricondurre ad unità i protocolli esistenti
affinchè sia ancora più determinata e collettiva la
volontà di difendere lavoro e i diritti dei lavoratori -
ribadisce Mangani -. Di questo, in primo luogo, interesseremo
gli altri attori, facendo così seguito al rinnovo del Piano
lavoro Sicuro da parte della Regione Toscana".
edr
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