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Comune di Prato

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10/02/2021 15:00
Celebrazioni Stamani l'incontro online basato sul Viaggio del ricordo fatto l'anno scorso da studenti ed insegnanti da tutta la Toscana

Giorno del Ricordo 2021, il Comune di Prato celebra la "Storia di un confine difficile"

Quasi 20mila vittime torturate e gettate vive nelle foibe dalle milizie della Jugoslavia di Tito, migliaia di famiglie costrette a lasciare per sempre le proprie terre e le proprie case: la vicenda delle foibe e la travagliata storia del confine orientale rappresentano uno degli episodi più drammatici e meno conosciuti della Seconda Guerra Mondiale e intorno a questo tema oggi, in occasione del Giorno del Ricordo, istituito nel 2004 dal Parlamento, il Comune di Prato ha organizzato la conferenza online “Storia di un confine difficile”, trasmessa sul canale Youtube del Comune, in cui è stato raccontato il viaggio di 25 insegnanti e 52 studenti da tutta la Toscana, organizzato dalla Regione, nei luoghi del confine orientale, il sacrario di Redipuglia, Trieste, il campo di concentramento di Gonars, la foiba di Basovizza, il centro di raccolta profughi di Padriciano, Fiume e il campo di eliminazione di Fossoli. Vi parteciparono anche studenti degli Istituti Buzzi e Dagomari. Diverse le scuole che oggi erano in collegamento e che hanno seguito l'incontro online.

Il confronto rappresentava il principale appuntamento della giornata, iniziata stamani con l'omaggio alle vittime delle Foibe alla lapide a loro dedicata da parte del sindaco e dell'assessore alla Memoria e Pubblica Istruzione Ilaria Santi. “La conoscenza è lo strumento per evitare che tragedie come quella delle Foibe accadano di nuovo - ha aperto stamani l'incontro il sindaco Matteo Biffoni - È fondamentale non dimenticare e raccontare alle generazioni future le fasi violente della storia come i Martiri delle Foibe o come le deportazioni nei campi di lavoro tedeschi, affinché si possa creare un patrimonio culturale comune e diffuso e rimettere in fila le priorità e gli obiettivi per essere uomini e cittadini che non dimenticano".

Il presidente del Consiglio comunale Gabriele Alberti ha sottolineato l'importanza della memoria di quel che è stato non solo per le giovani generazioni, ma anche perchè, per citare la poesia di Bertold Brecht incisa sull'ingresso del Museo del Deportato di Carpi "il grembo da cui nacque il mostro è sempre fecondo": ”Il Giorno del Ricordo si inserisce in un percorso di memoria e di diffusione della conoscenza che interessa non solo gli adulti ma anche i giovani e gli studenti perché tutti attraverso lo studio, la conoscenza e i viaggi formativi, possano sviluppare strumenti critici ed evitare amnesie e reticenze, anche sulla storia del confine orientale. Diviene importante maturare la consapevolezza dei luoghi, la conoscenza della loro storia e studiare l'educazione civica”.

Ha preso poi la parola il sindaco di Vernio e vicepresidente della Provincia di Prato Giovanni Morganti: “Giornate come quella del Ricordo, confermano l'importanza della memoria e della lotta all'indifferenza come valori da difendere perché non vogliamo che gli errori del passato si ripetano”.

Ha coordinato gli interventi Luca Bravi, professore di Scienze Umanistiche della comunicazione dell'Università di Firenze e tra i protagonisti più attivi delle iniziative legate al Viaggio del Ricordo e alla pubblicazione del libro tratto da quell'esperienza a cura della Regione Toscana. “Giornate come queste, che ogni anno insieme ad altre commemoriamo nel calendario civile, ci aiutano ad avere un occhio critico al presente, imparando dagli errori del passato, per non banalizzare le date e attribuire valore ai fatti storici. Proprio per questo è importante parlare con le persone e camminare nei luoghi della storia”. Molto seguita anche la relazione sul periodo storico fatta dalla professoressa Luciana Rocchi, coordinatrice scientifica della mostra online delle foto tratte dal viaggio nei luoghi della memoria, che si è soffermata sul rapporto tra storia e memoria: la storia è fatta di accadimenti che è necessario contestualizzare eliminando gli stereotipi, la memoria collettiva è invece il patrimonio dei popoli e non corrisponde alla somma delle memorie individuali.

 “Con le politiche della Memoria della Regione Toscana ci impegniamo ogni giorno a dare ai ragazzi, e agli adulti, occasioni per confrontarsi e diffondere conoscenza - ha detto la consigliera regionale Ilaria Bugetti - La Regione si impegna quotidianamente e concretamente stanziando risorse per i viaggi del Ricordo e della Memoria attraverso i quali gli studenti costruiscono insieme agli insegnanti la conoscenza necessaria per prendere consapevolezza e formare la coscienza contro apparenze e indottrinamento”.

Le conclusioni sono state affidate ad Ilaria Santi: "La delega alle Politiche della Memoria è un segnale forte dell'impegno di tutta l'Amministrazione per non dimenticare. La nostra attenzione è massima nel ricordare e nel far sapere quello che è accaduto in passato senza dimenticare i respinti dai confini e dai mari dei giorni nostri, sia con le nuove generazione che con gli adulti”.

npcb

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