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Comune di Prato

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25/02/2021 15:44
Comune di Prato Immigrazione Ieri il colloquio a 14 dei lavoratori per arrivare al reinserimento nel mercato del lavoro grazie al rafforzamento di competenze linguistiche e professionali

Sfruttamento lavorativo, primo passo verso la tutela sociale per gli operai della "Confezione Giulio"

L'assessore Simone Mangani: "La sicurezza sul lavoro, il contrasto allo sfruttamento lavorativo da un lato e il reinserimento dall'altro si perseguono solo con ruoli chiari e definiti"

Continua il coordinamento delle istituzioni nel contrasto allo sfruttamento lavorativo.

Grazie alla collaborazione tra il Comune di Prato, l’Azienda USL Toscana Centro e il Centro di Documentazione "L'altro diritto" dell’Università di Firenze, durante tutta la giornata di ieri si sono svolti, agli uffici comunali del Servizio immigrazione, i colloqui con 14 degli operai bengalesi e pakistani che, a seguito dell’inchiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Prato e dell’intervento delle forze dell’ordine lo scorso 9 febbraio, sono stati trovati nella “Confezione Giulio” in condizioni di sfruttamento. I due coniugi cinesi titolari della ditta sono adesso agli arresti domiciliari con l'accusa di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

I colloqui sono stati mirati ad informare le vittime sulle possibilità offerte dalla legge circa i percorsi di inclusione e tutela sociale disponibili, prima fra tutte quella di essere inseriti in progetti di accoglienza di cui il Comune di Prato è titolare come il S.A.I. (Sistema di Accoglienza e Integrazione) e il progetto antitratta della Regione Toscana denominato S.A.T.I.S.

Un’occasione che mira a prevenire la ricaduta dei lavoratori in nuovi circuiti illegali. L'ingresso nei progetti offrirebbe loro infatti un percorso che prevede, oltre all'accoglienza, servizi volti all'acquisizione e al rafforzamento di competenze linguistiche e professionali per un positivo reinserimento nel mercato del lavoro.

"Come abbiamo già avuto modo di dire - commenta l'assessore all'Immigrazione e alle Politiche di cittadinanza Simone Mangani - è indispensabile semplificare i moltissimi, troppi, accordi che legano tra di loro i diversi partner istituzionali e non istituzionali. La sicurezza sul lavoro, il contrasto allo sfruttamento lavorativo da un lato e il reinserimento dall'altro si perseguono solo con ruoli chiari e definiti. Abbiamo avuto modo di dirlo stamani anche al Prefetto Cogode, che ringrazio, nel corso di un lungo e partecipe incontro. La Procura della Repubblica svolge un ruolo indispensabile ma le istituzioni rappresentative e le loro articolazioni, così come i corpi intermedi, devono porsi obiettivi più ampi e generali, rimanere uniti e coordinarsi ancora di più".

np

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