Semplificato il Regolamento Edilizio per favorire la ripresa del settore
Sono state esaminate stamani dalla Commissione 4 all'Urbanistica e all'Ambiente, e lunedì scorso dalla Giunta, su proposta dell'assessore all'Urbanistica Valerio Barberis, le modifiche al Regolamento Edilizio per la semplificazione normativa, nell'ambito del Piano d'azione comunale per gli interventi a supporto dell'attività edilizia colpita dalla pandemia, che ha visto anche l'attivazione di un tavolo di lavoro con la Consulta delle Professioni con l’obiettivo di favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente, in particolare quello produttivo dismesso.
Nello specifico le modifiche agli articoli del Regolamento Edilizio puntano a risolvere alcune criticità e rallentamenti nelle norme che riguardano la riqualificazione energetica e la riconversione degli edifici produttivi da artigianali a direzionali e servizi, oltre a favorire le politiche nazionali riguardanti il Super Bonus 110%.
“Le modifiche al Regolamento contribuiranno a sostenere il settore dell'edilizia, per aiutare i professionisti a superare la crisi derivante dall’emergenza sanitaria e allo stesso tempo dare strumenti di supporto duraturi per la fase successiva. Si tratta della continuazione degli interventi già attivati a giugno scorso con l'approvazione del Piano di azione comunale a supporto dei settori di edilizia e urbanistica - precisa l'assessore all'Urbanistica e all'Ambiente Valerio Barberis -. È il risultato di un lavoro congiunto efficace e di un coordinamento importante tra Comune, nello specifico il Servizio edilizio, Consulta dei Professionisti e ASL, che ha portato a ottimi risultati”.
Nello specifico le modifiche alle norme per la riqualificazione energetica degli edifici puntano a offrire soluzioni tecniche più agevolate e al passo con la realtà attuale, che non ostacolino le possibilità di azione. Riguardano ad esempio gli interventi di “rivestimento a cappotto” e quelli che interessano il Super Bonus 110%, ma anche il mantenimento delle condizioni di agibilità degli immobili, ad esempio con riduzione del rapporto tra superfici pavimentate e quelle finestrate apribili in seguito ai rivestimenti a cappotto nelle stanze con finestre.
Altri adeguamenti riguardano le caratteristiche igienico-sanitarie degli edifici produttivi negli interventi di cambio di destinazione d'uso, come ad esempio l'adeguamento delle tabelle comunali degli oneri di costruzione che propone l'azzeramento dei contributi per il cambio di destinazione d'uso per gli interventi di recupero degli stanzoncini artigianali e depositi commerciali fino a 250 metri di superficie edificabile in attività direzionali e di servizio (ad esempio uffici, spazi di coworking per professionisti, associazioni e attività di servizio alla persona), con interventi di recupero che non prevedano la demolizione.
Inoltre in seguito a un confronto con la Consulta delle professioni e con tutti i professionisti che operano nel settore, sono emersi altri aspetti di carattere generale nell'ambito del quadro di azione e di bilancio dell'attività edilizia che aveva varato la Giunta la scorsa primavera-estate, come ad esempio un parametro per la protezione dei parcheggi privati: infatti la nuova normativa favorisce la protezione dei parcheggi privati a servizio delle costruzioni che invece nella normativa precedente venivano penalizzati perché si prevedevano superfici inferiori.
Le semplificazioni interessano anche gli interventi di installazione dei pannelli solari per favorire il loro utilizzo in zone paesaggistiche e sotto tutela, oltre alla detrazione dagli oneri di urbanizzazione, quando sono realizzate in spazi pubblici, e sulle opere di implementazione della rete di ricarica per le auto elettriche.
npcb
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