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Comune di Prato

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06/05/2021 13:12
Mangani ok Cultura La parola dovrebbe ora passare al Consiglio di Stato

Continua la lotta delle carte bollate per i dipinti della Galleria Alberti: l'ex Popolare di Vicenza fa appello contro la sentenza del Tar che dà ragione al Comune di Prato

L'obiettivo è riportare a Vicenza i capolavori di Bellini, Lippi e Caravaggio e venderli all'asta

Non si placa la lotta a colpi di carte bollate per i capolavori della Galleria Alberti: la Liquidazione Coatta Amministrativa della Banca Popolare di Vicenza ha notificato al Comune di Prato l'atto di appello contro la sentenza del Tar Toscana, che come è noto ha dichiarato la sussistenza del vincolo tra il Palazzo degli Alberti e l'omonima Galleria, in pratica stabilendo che i dipinti debbano rimanere a Prato. Il tentativo è quello di riportare a Vicenza i capolavori di  Bellini, Lippi e Caravaggio, passati nella proprietà della liquidazione coatta, e di venderli al miglior offerente

"L'ex BPVi non si arrende di fronte all'evidenza" - commenta l'assessore alla Cultura Simone Mangani - "soltanto pochi giorni fa il Giornale di Vicenza si soffermava sulle decisioni, ad oggi univoche, degli enti preposti alla tutela, tanto in Toscana quanto in Veneto, decisioni che confermano quello che la città di Prato ha sempre sostenuto, ovvero che la Galleria è inscindibile dal Palazzo degli Alberti. Storici dell'arte e professionisti di altissimo profilo, da Isabella Lapi a Diana Toccafondi, hanno dimostrato la natura e la consistenza di tale vincolo. Il Comune di Prato ha sempre difeso l'esistenza del vincolo, in ogni sede, con l'aiuto del suo staff legale e farà altrettanto in questa occasione".

Dopo la notifica dell'appello, l'ex BP VIcenza dovrebbe iscrivere la causa a ruolo davanti al Consiglio di Stato, che avrà l'ultima parola sulla questione. "Siamo sicuri che anche in questo caso gli Amici dei Musei, instancabili e fondamentali partner di questa lunga battaglia, vorranno costituirsi in giudizio a sostegno delle ragioni del Comune di Prato ed a sostegno delle ragioni della Soprintendenza ai beni artistici, che da sempre  ha sostenuto la città in questa vicenda" .

306/21

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