Taglio alla tampon tax nelle farmacie comunali di Prato
Le farmacie comunali di Prato mettono uno stop alla
tampon tax, azzerando l’iva al 22% sugli assorbenti
femminili a partire da oggi, mercoledì 12 maggio. Aderiscono
all’iniziativa le 16 farmacie di Pratofarma, di cui il Comune
di Prato detiene il 20% e di cui è proprietaria la
società Admenta Italia.
Negli ultimi tempi la
tampon tax è al centro di un vigoroso dibattito e
numerose sono state le petizioni e le iniziative promosse per
richiedere il taglio dell’imposta sui prodotti igienici
femminili. La tassa è infatti ancora fissata al 22% ed
esclude quindi gli assorbenti dalla lista dei beni di prima
necessità, paragonandoli invece ai beni di lusso.
Il Comune di Prato ha quindi deciso di intervenire in questo
senso, eliminando la tassa nelle proprie farmacie,
nell’attesa di una legge a livello nazionale.
“È impossibile sostenere che gli assorbenti femminili non siano un bene di prima necessità — ha dichiarato il sindaco Matteo Biffoni — Questi possono sembrare piccoli gesti ma sono significativi e permettono di ridurre un’imposta che non solo è ingiusta ma che per di più grava soltanto sulle donne.”
“È una battaglia di civiltà che le donne
stanno combattendo in tante parti del mondo. Dalle cose quotidiane
passa una parte importante dell'affermazione dei diritti e delle
pari opportunità. Quella che è stata definita una
vera e propria discriminazione fiscale passa da numeri ben precisi
che ogni donna conosce molto bene. È quindi molto importante
che le farmacie partecipate dal Comune di Prato si impegnino per
aprire la strada a un cambiamento più ampio” affermano
l’
assessore al
le Attività Produttive
Benedetta Squittieri e l’
assessore alle Pari Opportunità Ilaria
Santi.
“Inclusione e uguaglianza sono valori in cui noi di
LloydsFarmacia crediamo profondamente. Esprimiamo soddisfazione per
la collaborazione con il Comune di Prato, anche su questo tema, per
un gesto che riteniamo doveroso” afferma
Caterina Restaino, Area Manager delle LloydsFarmacia di
Prato.
“L’iniziativa è un forte segnale di
attenzione per tutte le donne, per un prodotto basilare per la loro
igiene ancora ingiustamente considerato come bene di consumo,
anziché essenziale – aggiunge
Stefano Lenzi, Presidente di Pratofarma –
Gli assorbenti sono infatti un bene primario per le donne e in
quanto tali non possono essere certamente tassati al 22% come un
tablet!”
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