Giornata contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia: tutti gli appuntamenti
Anche quest’anno il 17 maggio il Comune di Prato celebra la Giornata internazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, con numerosi appuntamenti in programma.
Già da oggi venerdì 14 maggio la vetrina dell’Urp in via Mazzoni sarà allestita a tema, con le immagini della rete Re.a.dy, la Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, alla quale Prato ha aderito lo scorso gennaio.
Nella giornata di lunedì 17 maggio, alle ore 10:30 l’assessore alle Pari Opportunità Ilaria Santi firmerà un protocollo presso il Palazzo della Provincia, in seguito alla firma dell'accordo del progetto Re.a.dy e sul tema del centro anti-discriminazione, a cui sono invitati a partecipare tutti gli assessori o i consiglieri con delega alle pari opportunità dei Comuni della provincia di Prato.
Proseguendo, alle ore 12 si terrà l’inaugurazione della panchina arcobaleno, collocata dall’Amministrazione comunale presso la piazzola Petrino, in viale della Repubblica (nei pressi del ponte). Saranno presenti il sindaco Matteo Biffoni e l’assessore alle Pari Opportunità Ilaria Santi.
Per le ore 18 è invece prevista un' iniziativa nel Salone consiliare del Comune di Prato, alla quale parteciperanno tutti i Comuni dell'area, la Provincia e diverse associazioni Lgbt+: Associazione Famiglie Arcobaleno, Centro di Solidarietà di Prato, Comitato Gay Lesbiche Bisessuali Trans + Prato, Agedo Fi (Associazione genitori, parenti e amici di persone Lgbt), Collettivo Queer Riot, Intersezioni e Arci Gay e Lesbiche. Si tratta delle organizzazioni che lo scorso 12 maggio hanno costituito il " Tavolo Arcobaleno", riunendosi per la prima volta insieme ai Comuni della provincia di Prato e alla Provincia.
Infine, durante tutta la giornata la bandiera arcobaleno sventolerà dal Palazzo comunale.
“È un’iniziativa importante che vede coinvolti tutti i Comuni della provincia di Prato. Garantire i diritti civili a cittadini e cittadine è un atto dovuto, lo sancisce la Costituzione nell’articolo 3 – spiega l’ assessore alle Pari Opportunità Ilaria Santi – Non si tratta semplicemente di fare in modo che un giorno all’anno ci si interessi di chi è privato dei diritti per il proprio orientamento sessuale. Trasformare le politiche nei diritti Lgbt+ significa trasformare le politiche amministrative in servizi per le persone. È per questo che è interesse di tutti i Comuni aprire uno sportello di aiuto per coloro che subiscono violenze a causa del proprio orientamento sessuale: un passo che le amministrazioni comunali cercano di fare, un passo in più rispetto a quelli già compiuti negli anni precedenti”.
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