Inaugurata la panchina arcobaleno installata dal Comune di Prato
In occasione della Giornata internazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, oggi, 17 maggio, è stata inaugurata la panchina arcobaleno, collocata dall’Amministrazione comunale presso la piazzola Petrino, in viale della Repubblica (nei pressi del ponte).
All’evento erano presenti il sindaco Matteo Biffoni e l’assessore alle Pari Opportunità Ilaria Santi, oltre ad altri rappresentanti della Giunta comunale, del Consiglio comunale e delle associazioni Lgbt+, con cui lo scorso 12 maggio i Comuni dell'area e la Provincia hanno costituito il “Tavolo Arcobaleno". Accanto alla panchina è stata installata una targa, che ricorda la Giornata internazionale del 17 maggio e riporta le parole dell’articolo 3 della Costituzione.
L’inaugurazione della panchina rientra nelle numerose iniziative previste per la giornata di oggi. Tra queste, alle 17 verrà esposta la bandiera arcobaleno sulla facciata della Biblioteca Lazzerini, come deciso e votato dal Consiglio Comunale.
“È solo dal 17 maggio 1990 che l’Oms ha rimosso l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali e credo sia ancora giusto ricordare quel giorno, ribadendo che c’è ancora tanta strada da fare – ha detto il sindaco Matteo Biffoni – Il Comune di Prato quella strada la vuole percorrere e questa panchina è un simbolo, per mettere in pratica la parità sancita dalla Costituzione in tutti i gesti della nostra comunità.”
“Garantire i diritti civili a cittadini e cittadine è un atto dovuto, lo sancisce la Costituzione nell’articolo 3 – spiega l’ assessore alle Pari Opportunità Ilaria Santi – In Italia ogni giorno si ricevono almeno 50 segnalazioni di violenze a causa dall’orientamento sessuale, soprattutto nella fascia d’età tra i 13 e i 27 anni. Non si tratta quindi semplicemente di fare in modo che un giorno all’anno ci si interessi di queste tematiche, quanto di sottolineare che i diritti di tutti e tutte devono poi essere trasformati in concreti servizi per la cittadinanza. È per questo che è interesse di tutti i Comuni aprire uno sportello di aiuto per tutti coloro che subiscono violenze a causa del proprio orientamento sessuale: un passo che le amministrazioni comunali cercano di fare, un passo in più rispetto a quelli già compiuti negli anni precedenti.”
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