"Stairway to Heaven '71", le origini dell'età classica del rock
La rassegna, composta come da tradizione da incontri multimediali, è inserita nel cartellone di eventi Prato Estate 2021 a cura dell'assessorato alla Cultura del Comune di Prato.
Dopo il successo delle precedenti edizioni – Sgt.Pepper Celebration 1967, La leva musicale del 1968, Come Together ’69! e Wild World 1970 – il viaggio prosegue nel leggendario 1971, l’anno che non è solo passato alla storia, ma ha fatto la storia della pop music e della musica degli ultimi cinquant’anni, facendo sognare con i suoi classici.
Un anno, un’icona. La critica musicale statunitense lo ha definito “The Greatest Year in Rock Music”. Un anno solare che divenne irripetibile per qualità e intensità nella storia della pop music. L’epiteto dell’anno 1971 è la citazione di uno dei suoi protagonisti, Rod Stewart: “Never Dull A Moment” (“Mai un momento noioso”). Un anno in cui ogni mese vide la pubblicazione di una pluralità di album divenuti pietre miliari della musica del Novecento, da Imagine a Sticky Fingers, dal quarto album dei Led Zeppelin a Tapestry di Carole King. Senza dimenticare nuovi fenomeni in arrivo, come il french pop che rinnovò la canzone francese e un’Italia in piena rivoluzione tra il “rock sinfonico” anticipatore dell’era progressive e la crescita della canzone d’autore con nuovi talenti e il trionfo di Lucio Dalla a Sanremo 1971.
A seguire il programma della rassegna nel dettaglio:
1° incontro – 7 giugno ore 21.30 – Biblioteca Lazzerini
Wild Horses. La selvaggia maturità di Rolling Stones, Doors e Led Zeppelin
Nel 1971 i destini di tre band si incrociano: lo struggente finale dei Doors che si congedano con L.A. Woman, crepuscolare canto del cigno blues prima della tragica fine di Jim Morrison. Il ritorno dopo un anno sabbatico dei Rolling Stones, pronti a stupire con quello che resta probabilmente il loro album “perfetto”, Sticky Fingers, opera d’arte totale a partire dallo spregiudicato artwork di Andy Warhol con la celeberrima cover in jeans e cerniera apribile. Il trionfo dei Led Zeppelin, con un quarto album che conquista le classifiche senza bisogno nemmeno di un titolo, nella fiducia estrema in una manciata di canzoni che diventeranno classici senza tempo e tra cui svetta quella che per molti è la canzone del secolo: Stairway To Heaven.
2° incontro – 14 giugno ore 21.30 – Biblioteca Lazzerini
Imagine all the people… La coscienza della musica popolare dal nuovo Lennon alla protesta black di Marvin Gaye
Stairway To Heaven si è contesa il titolo di “la canzone del secolo” con un altro brano simbolo del 1971: Imagine. Una canzone e un omonimo album che reinventarono la carriera di John Lennon, diviso tra la militanza di “Gimme Some Truth”e il commovente intimismo di “Jealous Guy”. Ma l’urgenza delle lotte per i diritti civili ha ormai coinvolto pienamente anche la comunità afroamericana, la cui identità avrà massima espressione in “What’s Goin’On”, il lavoro più ambizioso di Marvin Gaye, oggi ritenuto dalla classifica universale di Rolling Stonel’ album più importante della storia del rock.
3° incontro – 21 giugno ore 21.30 – Biblioteca Lazzerini
Like a Natural Woman. Il fenomeno del cantautorato femminile di Carole King e Joni Mitchell
L’onda lunga di Woodstock si è atta sentire. Dopo il prototipo della folk singer con Joan Baez e della pura cantante rock con Janis Joplin, il cantautorato femminile viene consacrato da due best-seller: “Tapestry” di Carole King, ricco di suggestioni raffinate provenienti dalla tradizione dell’american songbook, e “Blue”di Joni Mitchell, ideale proseguo delle armonie vocali di Crosby, Stills, Nash & Young ma venate di un jazz acustico e di una lirica confidenziale in cui una nuova generazione non tarderà a immedesimarsi.
4° incontro – 28 giugno ore 21.30 – Biblioteca Lazzerini
E fu subito… French Pop. Gainsbourg, Aznavour e la seconda vita della chanson francese
Dopo il successo inaspettato della scandalosa “Je t’aime…moi non plus”, Serge Gainsbourg dà il via a un’originale miscela per la musica francese, dove sposa la blasonata tradizione della chanson con il pop smaliziato delle ex ragazze ye-ye come Francoise Hardy. Una fresca invenzione di cui gioveranno i ritrovati Charles Aznavour e Leo Ferréma soprattutto lo stesso Gainsbourg con il capolavoro assoluto del nuovo pop francese: “Histoire de Melody Nelson”.
5° incontro – 5 luglio ore 21.30 – Biblioteca Lazzerini
Concerto grosso! L’irresistibile ascesa dei complessi italiani tra pop e prog
Dopo la scanzonata stagione del beat, per i complessi italiani il 1971 mostra un folgorante cambio di scena. I New Trolls inventano con “Concerto grosso” gli albori del Progressive italiano insieme agli Osanna e al loro folgorante esordio “L’uomo”. Nel frattempo i Formula 3 si confermano gli alfieri dell’hard rock italiano e, mentre la PFM si sta formando, i Pooh con “Opera prima” inaugurano una stagione in cui il rock sinfonico convive con singoli radiofonici dal successo senza precedenti: “Tanta voglia di lei”e soprattutto “Pensiero”.
6° incontro – 12 luglio ore 21.30 – Biblioteca Lazzerini
Era un bell’uomo e veniva dal mare… I nuovi protagonisti della canzone italiana da Lucio Dalla a Roberto Vecchioni
4 marzo 1943. Una data che segna in maniera indelebile la storia della musica italiana. Data di nascita anagrafica per Lucio Dalla e titolo del brano che gli farà guadagnare il podio di Sanremo 1971. È solo l’inizio del decennio che lo vedrà gradualmente divenire protagonista della canzone italiana. Nel frattempo, mentre Battisti dà alle stampe lo stravagante “Amore e non amore” e De André il concept “Non al denaro non all’amore né al cielo”, compare sulla scena l’esordio di un nuovo cantautore, Roberto Vecchioni, acerbo ma già in grado di produrre un inno generazionale e un gioiello senza tempo del canzoniere italiano: “Luci a San Siro”.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero con prenotazione obbligatoria sulla piattaforma Eventbrite.
Per informazioni:
0574 1835021 | 5152 | 7712
np
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