La storia del confinato Rolando Nannicini rinnova il gemellaggio tra Prato e Latronico
Domani venerdì 9 luglio alle 18 nel Salone consiliare si terrà la presentazione del libro "Rolando Nannicini di Prato. Confinato politico a Latronico dal 9 febbraio 1942 al 19 agosto 1943" e la consegna dei documenti raccolti dal Comune di Latronico sulla storia di Rolando Nannicini al Museo della Deportazione e Resistenza di Figline. Sarà l'occasione per un incontro tra i rappresentanti del Comune di Latronico, della famiglia Nannicini e del Museo della Deportazione di Prato.
Saranno presenti il sindaco Matteo Biffoni, il sindaco del Comune di Latronico Fausto Alberto De Maria, l'assessore al Bilancio Benedetta Squittieri, l'assessore alla Cultura Simone Mangani, il comandante della Polizia Municipale del Comune di Latronico Egidio Giordano, la famiglia Nannicini e i rappresentanti del Museo della Deportazione e Resistenza di Prato il presidente Aurora Castellani, il responsabile del Servizio educativo e dell'Archivio Enrico Iozzelli e il professore Luca Bravi.
"Al sindaco di Latronico e al comandante della Polizia Municipale, va la nostra riconoscenza non solo per la loro partecipazione all'evento, ma anche per il contributo alla raccolta foto-documentale della storia di Rolando Nannicini di Prato, confinato politico a Latronico, e di molti altri confinati della nostra città. Un sentito ringraziamento al Museo della Deportazione e Resistenza di Prato, che sin da subito ha dimostrato interesse al progetto intrapreso" - hanno detto il sindaco Matteo Biffoni e l'assessore al Bilancio Benedetta Squittieri.
Prato e Latronico rinnoveranno la loro vicinanza nel nome di Rolando Nannicini, classe 1911, tessitore pratese, mandato al confino a Latronico, in Basilicata, dalla Commissione provinciale fascista nel 1940 perchè comunista e avversario del regime. Rolando venne salvato dalla deportazione nei campi di concentramento grazie alle autorità e ai cittadini di Latronico che lo fecero credere moribondo, salvandogli la vita. Rolando non dimenticò la loro generosità: dopo la guerra ritornò a Prato e aprì dal nulla un'azienda tessile, impiegando per riconoscenza tanti latronichesi in difficoltà. Fu l’inizio dell’emigrazione di tanti abitanti del paese che oggi conta ben 2000 residenti nel capoluogo laniero. E' diventata una storia di umanità, amicizia e accoglienza che lega ancora oggi i due Comuni.
Ecco il programma.
Alle 18 ci sarà l'introduzione dell'assessore al Bilancio Benedetta Squittieri, alle 18.10 i saluti del sindaco Matteo Biffoni e del sindaco del Comune di Latronico Fausto Alberto De Maria. Seguiranno alle 18.20 l'intervento del Comandante della Polizia Municipale del Comune di Latronico Egidio Giordano e alle 18.35 l'intervento della famiglia Nannicini. Alle 18.45 ci sarà l'intervento del rappresentante del Museo della Deportazione e Resistenza di Prato. Chiuderà la presentazione alle 19 l'assessore alla Cultura Simone Mangani.
np
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