Tari, il Consiglio comunale approva le agevolazioni per imprese e famiglie
Sono state approvate ieri dal Consiglio comunale le tariffe Tari 2021 che prevedono esenzioni, riduzioni sociali e agevolazioni ambientali per utenze domestiche e non domestiche per andare incontro alle esigenze dei cittadini in seguito alle conseguenze dell'emergenza Covid.
La Tari 2021 non subirà aumenti per imprese ed esercizi grazie all’annullamento della quota variabile (il 50% della tariffa quest’anno) e la riduzione della quota fissa fino ad un massimo del 100% utilizzando la parte residua del fondo Covid 2020 erogato dal Governo ai Comuni.
“L'Amministrazione ha messo a disposizione 3 milioni e 824 mila euro di risorse proprie alle quali si uniscono le risorse del Fondo del decreto Rilancio del Governo. In questo modo il costo del servizio non graverà sui cittadini, soprattutto in considerazione delle difficoltà affrontate nell’ultimo anno e mezzo. Questo rappresenta quindi un ulteriore aiuto per stare vicino alle famiglie e alle aziende colpite dall'emergenza Covid” - ha detto l'assessore alla Città curata Cristina Sanzò.
“Interveniamo per garantire l'invarianza della tariffa rispetto all'anno scorso e attenuare l'impatto sui cittadini utilizzando il residuo del fondo Covid finanziato dal Governo e le risorse per le funzioni fondamentali – ha aggiunto l'assessore al Bilancio Benedetta Squittieri -. Si tratta di un aiuto concreto per stare accanto alle realtà del territorio che hanno subito le restrizioni del Covid”.
Le tariffe erano state anche al centro della seduta della Commissione consiliare 4 “Urbanistica, Ambiente, Protezione Civile” per la validazione da parte di ATO Toscana centro del Piano Economico Finanziario (Pef) del Servizio Integrato di gestione dei rifiuti urbani per il 2021, a cui aveva partecipato l'assessore alla Città curata Cristina Sanzò, il direttore generale di ATO Toscana Centro Dario Baldini, insieme agli uffici competenti.
Alcuni mesi fa le premesse del Piano Economico e Finanziario non erano incoraggianti perché l’aumento del costo del servizio rischiava di tradursi in un aumento. Grazie all'intervento dell'Amministrazione comunale che ha deciso di utilizzare 1,3 milioni di euro (1.319.821 per l'esattezza), che saranno contabilizzati per scelta del Comune tutti quest’anno anziché spalmarli sul 2022 e 2023, e 3.824.189 euro che sono risorse di cui il Comune di Prato si fa carico, la tariffa non subirà aumenti.
Come noto nel territorio sono 3.400 le utenze non domestiche tra bar, ristoranti, negozi, parrucchieri, estetiste e molti altri che a settembre nella prima bolletta Tari vedranno comparire “zero” come importo dovuto. L’obiettivo dell’Amministrazione comunale è appunto quello di arrivare al totale azzeramento della Tari per tante categorie economiche che sono state colpite dalle chiusura o dalla riduzione di apertura durante il periodo del Covid.
Ci sarà una proroga delle scadenze dell’acconto Tari: per le utenze non domestiche l’acconto potrà essere pagato anziché entro il 31 luglio in due rate entro il 30 settembre ed entro il 31 ottobre. Anche il saldo sarà diviso in due parti, una in scadenza il 31 dicembre, l’altra il 31 gennaio 2022.
Per le utenze domestiche invece sono previste due scadenze per acconto e saldo, una il 30 settembre e l’altra il 31 dicembre.
Partendo dalle agevolazioni per le attività sottoposte a chiusure obbligatorie o a restrizioni a causa del Covid, ecco le attività economiche e le categorie che usufruiranno dell’azzeramento della quota variabile e della riduzione della quota fissa fino al 100%: musei, scuole ed associazioni, ad esclusione delle associazioni che forniscono servizi alla persona, o associazioni sindacali o politiche ed emittenti radiofoniche (categoria Tari 1); cinema e teatri (2); impianti sportivi (4); autosaloni (6); alberghi con e senza ristorante (7 e 8); agenzie di viaggio (11); negozi di abbigliamento e altri (13) ad esclusione di mesticherie, vendita di prodotti per l’igiene della casa e della persona, prodotti per animali, ottici, telefonia, commercio di apparecchiature elettromedicali ed elettroniche; negozi di antiquariato (15); parrucchieri ed estetisti (17); attività artigianali come botteghe di falegname, idraulico e fabbro (18); ristoranti, pizzerie e pub (22); mense e birrerie (23); bar e pasticcerie (24); pizza a taglio (27); discoteche e night club (30). L’azzeramento sarà finanziato con 3.333.386 euro dei fondi del Governo spettanti al Comune di Prato per la Tari nell’ambito del Decreto Legge Sostegni bis (DL 73/2021) e con l’avanzo del fondo Covid 2020. Con le stesse risorse del fondo sarà finanziato anche il taglio del 25% della tariffa totale per le categorie 19 e 21, ovvero carrozzerie e autofficine e artigiani produttori di beni e servizi, mentre la categoria degli industriali già fruisce di una riduzione del 13% grazie all'applicazione del nuovo metodo di calcolo della tariffa applicato da ARERA.
Anche per le utenze domestiche non ci saranno aumenti della tariffa grazie all’utilizzo del conguaglio del Piano Economico e Finanziario dell’Ambito Territoriale Ottimale 2020 di 1,3 milioni di euro, che per scelta del Comune sarà contabilizzato tutto quest’anno anziché spalmarlo anche su 2022 e 2023. Per quanto riguarda poi le agevolazioni sociali, è prevista l’esenzione totale della parte variabile per coloro che hanno un ISEE pari o inferiore a 7.500 €, mentre per le famiglie che hanno un ISEE fino a 13.500 (nel 2020 era di 12.500) esenzione fino ad un massimo del 50% (nel 2020 era del 30%) della parte variabile della tariffa, con una copertura finanziaria di risorse proprie dell’Ente di 300mila euro.
Per usufruirne è necessario presentare domanda dal 19 luglio al 30 settembre solo in via telematica sul sito web del Comune, essere residenti a Prato da almeno un anno e non avere morosità per annualità pregresse.
Ci sono poi le agevolazioni ambientali, che per le imprese prevedono sconti per chi aderisce al sistema di raccolta differenziata dei rifiuti urbani con avvio al riciclo: in deroga al limite massimo del 30% stabilito dal Regolamento TARI, per l’anno 2021 la riduzione massima calcolata sulla parte variabile della tariffa è del 50% con tre scaglioni, del 30%, del 50% e del 70%, che danno diritto rispettivamente ad una riduzione del 10%, del 20% e del 50%.
Confermate anche per il 2021 tutte le altre agevolazioni. In particolare 10% sulla parte variabile per le aziende che aderiscono al sistema di raccolta delle merci deperibili; riduzione del 10% al raggiungimento del 70% di quantità di beni alimentari donati ad indigenti ovvero per l’alimentazione di animali; riduzione del 20% sulla parte variabile per gli istituti scolastici che abbiano avviato percorsi formativi e progetti per la promozione della raccolta differenziata; riduzione del 30% sulla parte variabile per alberghi (con e senza ristorante) per utilizzo di sistemi di raccolta differenziata ai piani, fontanelli e in genere sistemi che riducano la produzione di rifiuti. Per le utenze domestiche confermata la riduzione del 10% sulla parte variabile della tariffa in relazione al corretto utilizzo del composter per il conferimento del rifiuto putrescibile.
cbnp
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