Le comunità musulmane di Prato rievocano la Festa del Sacrificio
Domani martedì 20 luglio le comunità musulmane celebrano anche a Prato una delle manifestazioni più importanti dell’anno, ovvero la cosiddetta Festa del Sacrificio, altrimenti detta Festa del Montone. L’evento rievoca la prova di fede di Abramo a cui Dio aveva chiesto di offrire in sacrificio suo figlio. Sul punto di sacrificarlo, Abramo si fermò grazie all’apparizione di un angelo che gli disse di sacrificare un montone al suo posto.
Le comunità pratesi coinvolte sono quelle di origine pakistana, araba e bengalese che inizieranno i festeggiamenti all’alba e per buona parte della mattinata rispettivamente presso il Parco degli Aquiloni (Prato Nord), il Parco ex Ippodromo di via Roma e il Parco del Guado Sud di via Maliseti.
L’evento sarà un momento di riunione e preghiera, il sacrificio animale sarà solo simbolico perché per legge in Italia le macellazioni sono vietate nei luoghi pubblici e relegate a specifiche strutture, i macelli appunto, debitamente certificati.
"Anche nel 2020, in una situazione diversa e ancora più complicata, grazie alla collaborazione di tutti, la festa si svolse regolarmente - commenta l'assessore Simone Mangani - confidiamo sia una festa ancora più apprezzata e ordinata".
Le tre manifestazioni sono state autorizzate dalla Questura e facilitate dal punto di vista organizzativo dall'ufficio Ambiente e Verde Pubblico e dal Servizio Immigrazione del Comune di Prato. E’ prevista la partecipazione complessiva di circa 3000 persone.
Le tre associazioni richiedenti garantiscono il pieno rispetto dei piani anticontagio presentati per la gestione delle regole covid-19.
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