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Comune di Prato

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02/09/2021 15:05
biffoni Polizia municipale Presentato stamani al Tribunale di Prato

"Un giorno in Procura", il docu-film che racconta il lavoro di indagine della Sezione Giudiziaria della Municipale contro i reati del Codice Rosso

Dall'entrata in vigore del Codice Rosso sui reati di genere nel 2019, avviati a Prato 280 procedimenti per maltrattamenti in famiglia, 150 per violenza sessuale e 150 per stalking
E' stato presentato stamani in Tribunale il docu-film sulle indagini svolte dalla Sezione di Polizia Giudiziaria della Municipale di Prato presso il Tribunale stesso sui reati di genere, oggetto del Codice Rosso.

Il video fa parte del progetto "PiemmePO", il canale di comunicazione della Polizia Municipale di Prato che si propone di far conoscere le campagne di sicurezza ma anche il lavoro quotidiano del Corpo. A presentarlo sono stati il Procuratore capo della Repubblica Giuseppe Nicolosi, il sindaco Matteo Biffoni, l'assessore alla Polizia Municipale Flora Leoni, il Comandante Marco Maccioni e il responsabile della Sezione Roberto Platania. Il video spiega come nascono le indagini e come vengono svolte, con l'obiettivo di facilitare l'emersione di questi reati, che spesso avvengono in famiglia, e degli elementi di riscontro, difficili da trovare perchè spesso le vittime sono isolate dal proprio aguzzino, con la conseguenza che gli inquirenti e le forze dell'ordine rischiano di arrivare "troppo tardi".

Da agosto 2019, quando sono entrate in vigore le modifiche al Codice Penale del cosiddetto Codice Rosso, in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere, sono aumentati i procedimenti perchè la corsia preferenziale garantita dalla legge ha fatto da incentivo. Tra le novità in ambito procedurale, è previsto uno sprint per l’avvio del procedimento penale per alcuni reati: tra gli altri maltrattamenti in famiglia, stalking, violenza sessuale, con l’effetto che saranno adottati più celermente eventuali provvedimenti di protezione delle vittime: come ha detto il procuratore Nicolosi i fascicoli aperti a Prato sono 280 per maltrattamenti in famiglia, 150 procedimenti per violenza sessuale e 150 per stalking, gestiti da 5 magistrati della Procura pratese con il supporto della Sezione Giudiziaria della Municipale, formata in tutto da 8 agenti: "Si tratta di reati che spesso avvengono in famiglia o che si muovono sul delicato crinale dei sentimenti, in cui accade che sia la vittima stessa a non confermare le accuse o addirittura a ritrattare, in cui non si trovino riscontri o altre testimonianze - ha spiegato il Procuratore Nicolosi - Per questo ci troviamo di fronte al dilemma se procedere con l'allontanamento dalla casa familiare dell'accusato o il divieto di avvicinamento, dovendo comunque partire dal presupposto della non colpevolezza, oltre alle misure cautelari custodiali (30 in carcere e 25 agli arresti domiciliari). E' insomma un fenomeno allarmante, su cui siamo impegnati in prima linea grazie alla preziosa rete di sinergia e collaborazione creata con le Forze dell'Ordine, il Comune, la Asl e le istituzioni locali che  supporta il pool di magistrati nell'attività investigativa, che si traduce in indagini e poi in provvedimenti utili a sbagliare il meno possibile".

"I numeri forniti dalla Procura sono allarmanti ed è per questo davvero prezioso lo sforzo fatto dalla Procura insieme alla Polizia Giudiziaria per rintraciare e perseguire questi reati - ha affermato il sindaco Biffoni - E' motivo di orgoglio per noi che la nostra Polizia Municipale sia cresciuta finop a questo punto, che abbia così tanto allargato il proprio raggio d'azione e le proprie specializzazioni, come l'attività che oggi raccontiamo con questo video. Sappiamo che la Procura sta facendo tutti i giorni "i salti mortali" per riparare al carico di lavoro che Prato comporta, che ci sarebbe bisogno di più personale e anche di un luogo più adeguato alle esigenze attuali, ma il lavoro svolto è davvero encomiabile e siamo orgogliosi di farne parte nell'interesse di tutto il territorio. Ovviamente ci sforzeremo anche per fare prevenzione dei reati di genere, ad esempio con la scuola, per non arrivare ai reati stessi, che rappresentano la patologia, ma dove c'è è giusto colpirla". "Abbiamo scelto di raccontare il lavoro della nostra Sezione giudiziaria, nata nel 1994, per far conoscere la grande mole di lavoro svolto in settori delicati e complessi - ha aggiunto il Comandante Marco Maccioni - Il video sarà trasmesso sul canale della Polizia Municipale su Youtube, PiemmePo, nato per costruire un modo di comunicare con la città, con cui vogliamo essere in simbiosi. Ci occupiamo di questioni quotidiane, come i passi carrabili non fruibili, ma anche di reati odiosi come quelli di genere, con lo stesso obiettivo, essere al fianco dei cittadini".  

cb

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