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Comune di Prato

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06/09/2021 18:17
6 settembre Consiglio Comunale Il sindaco Matteo Biffoni con la Presidente di Anpi Angela Riviello e la prefetto Adriana Cogode hanno reso omaggio ai Martiri di Figline con la deposizione della corona d'alloro

Festa della Liberazione, consiglio comunale straordinario nella piazza dei Partigiani a Figline

Il presidente del consiglio comunale Gabriele Alberti: "Commemorare la Liberazione significa uscire dalle paludi pericolose dell'indifferenza, del fatalismo e della rassegnazione, significa ricordarci il dovere di combattere tutti i fascismi"

Per la festa della Liberazione  si è svolto il consiglio comunale straordinario nella piazza dei Partigiani a Figline. Il sindaco Matteo Biffoni con la Presidente di Anpi Angela Riviello e la prefetto Adriana Cogode hanno reso omaggio ai Martiri di Figline con la deposizione della corona d'alloro. Il Consiglio comunale si è aperto con i saluti del Presidente Gabriele Alberti che ha ricordato e chiesto un minuto di silenzio per Brunero Benvenuti, protagonista della Liberazione, per il partigiano Franco Calcagnini componente della Brigata Buricchi. Il consiglio ha ricordato anche Ennio Saccenti, storico presidente dell'Anpi.


"Il ritorno del Consiglio comunale straordinario ripropone una tradizione che nel dopoguerra significava la presenza fondamentale delle istituzioni democratiche con il Consiglio Comunale per celebrare questo giorno, il 6 settembre - ha sottolineato il Presidente Gabriele Alberti -. Credo sia oltremodo necessario dare il giusto rilievo alla dimensione morale ed ideale della Resistenza.

Siamo qui per ribadire che ci sia un bene comune che deve prevalere, al quale tutti dobbiamo contribuire, deve continuare ad essere tenuto in grande evidenza anche in questa fase della vita del Paese - ha continuato Alberti -. In questa fase delicata e complessa della storia dell'Italia Repubblicana, segnata dalla crescente frammentazione e da visioni sempre più ristrette e miopi, sorrette da paura e cinismo, rievocare le vicende tragiche, i 29 Martiri, che permisero non solo a Prato e in Toscana la nascita della Repubblica italiana è commemorare la Liberazione, significa uscire dalle paludi pericolose dell'indifferenza, del fatalismo e della rassegnazione, significa ricordarci il dovere di combattere tutti i fascismi, quale sia la forma in cui storia li propone, significa capire lo stretto intreccio che da sempre intercorre tra le scelte individuali e quelle collettive per ritrovare il coraggio di riaffermare, tutelare, risaldare sempre quella dimensione etica e ideale che furono la causa cui tanti italiani dedicarono il loro impegno e la loro vita".

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