Mese dell'Affido, al via l'undicesima edizione con rassegne cinematografiche, mostre d'arte e iniziative ludico-sportive
“Siamo arrivati all'undicesima edizione del Mese dell'Affido e siamo contenti perché il lavoro continua e vediamo sviluppi positivi sotto molti punti di vista - ha detto l’assessore alle Politiche Sociali Luigi Biancalani -. Dietro ai numeri e ai dati sugli affidi c'è un lavoro immenso che coinvolge professionisti e associazioni con l'obiettivo di tutelare il benessere dei bambini, dei ragazzi e delle loro famiglie".
"Il nostro obiettivo è tutelare i bambini con il supporto di professionisti che rappresentano una cornice giuridica e istituzionale a supporto delle necessità dei più piccoli e delle loro famiglie" ha detto la coordinatrice della parte Sociale di SDS Sandra Di Rocco.
"Gli interventi a beneficio di bambini e famiglie si basano sulla tutela e sulla protezione dei vari bisogni e delle necessità degli utenti. Inoltre l'affido mette in moto tante famiglie che si rendono disponibili a cominciare il percorso dell'affido che è diverso dall'adozione" ha precisato la responsabile dell'U.O. minori dei Servizi sociali Angela Vignozzi.
Il Centro Affidi dell’SDS area pratese ha come obiettivo principale quello di sensibilizzare e promuovere una delle più alte forme di solidarietà umana e sociale. L’intento del Centro Affidi è quello di sostenere le iniziative rivolte a tutta la cittadinanza per prendere consapevolezza dell’importanza dell’istituto giuridico che norma l’affidamento familiare. Questo è un servizio importante per tutta la comunità perché offre la possibilità di supportare e far crescere in un clima sereno ed accogliente un bambino o una bambina la cui famiglia sta attraversando un momento di difficoltà.
L’affidamento permette alle famiglie d’origine di rafforzare e recuperare le proprie capacità genitoriali e alle famiglie affidatarie di vivere un’esperienza di crescita attraverso un importante gesto di solidarietà. Accogliere un bambino in affido è un’opportunità per contribuire alla sua crescita in un ambiente affettivamente sicuro e protetto. Gli affidatari offrendo la loro disponibilità all’accoglienza percorrono un tratto di strada assieme al bambino, costruendo un legame che resta nel tempo indipendentemente dagli atti formali.
Con l’affidamento infatti il bambino incontra temporaneamente una famiglia o una persona che lo accoglie e che assicura una risposta ai suoi bisogni affettivi ed educativi permettendogli di vivere in un ambiente favorevole. Nello stesso tempo l’affido consente alla famiglia biologica del bambino di superare, o almeno tentare di rimuovere gli ostacoli attraverso anche l’aiuto dei servizi. In questo senso costituisce anche uno strumento di aiuto per il suo nucleo familiare in quanto rappresenta una concreta forma di solidarietà sociale.
L’affidamento, nelle sue varie declinazioni, rappresenta anche una sfida e una crescita per l’intera rete cittadina, per la comunità nel suo insieme, che viene sollecitata ad esprimere interesse e solidarietà tra persone e tra famiglie nel prendersi cura delle nuove generazioni. L'affidamento può essere residenziale quando il minore vive in modo stabile con la famiglia affidataria incontrando periodicamente i genitori, part-time quando il minore trascorre con gli affidatari alcuni giorni la settimana o fine settimana, rimanendo a vivere con la sua famiglia, diurno quando il minore trascorre con la famiglia affidataria parte della giornata.
Possono diventare affidatari: famiglie con o senza figli, coppie coniugate o conviventi, persone singole. Non vengono richiesti requisiti specifici, né viene cercata la famiglia ideale: ogni famiglia ha le proprie caratteristiche che possono rispondere ai bisogni di “quel” bambino.
In seguito alle passate edizioni, è stato registrato un aumento delle famiglie disponibili ad intraprendere l’esperienza di affido/accoglienza, nonché delle famiglie che si sono comunque candidate come famiglie “d’appoggio” alle famiglie in difficoltà.
Nel contempo si registra una maggiore consapevolezza da parte dell’opinione pubblica nei confronti dell’istituto giuridico dell’affidamento familiare che ha consentito ad una sua maggiore diffusione di tale esperienza. Le famiglie affidatarie, inserite in banca dati, hanno sempre partecipato attivamente alle iniziative promosse durante il mese di ottobre.
"L'affido è un servizio di solidarietà sociale e di comunità che coinvolge famiglie e singoli. Inizia con un colloquio informativo a cui segue un corso di formazione-informazione per conoscere le dinamiche familiari; nel 2021 sono stati già attivati 4 corsi di questo tipo e un quinto è in partenza. Una volta finito il corso le famiglie danno disponibilità a proseguire e a quel punto si effettuano colloqui e visite domiciliari necessari per l'abbinamento bambino-famiglia. A questo punto le famiglie vengono inserite nella banca dati prima di cominciare l'abbinamento che comunque prevede monitoraggio in itinere" ha detto la direttrice del Centro Affidi Margherita Salines.
I dati dell'affido. I dati del Centro Affidi registrano da gennaio a settembre 2021 48 segnalazioni di affido (tra questi 10 sono utenti italiani e gli altri sono utenti stranieri provenienti da Nigeria, Marocco, Cina), tra cui 13 già affidati, 10 in fase di abbinamento a famiglie o singoli, 16 in attesa e 9 che cambieranno a breve progetto.
Ad oggi si registrano 122 affidamenti in corso contro i 116 al 31 dicembre 2020. Inoltre le famiglie disponibili ad avviare l'affido sono attualmente 16 e a breve se ne aggiungeranno altre 7.
Dal monitoraggio della Regione Toscana sui minori nel 2020 è emerso che i bambini e i ragazzi per i quali è stata aperta la cartella sociale al 31 dicembre 2020 sono stati 1487, di cui 739 stranieri e 61 minori stranieri non accompagnati. I bambini e ragazzi per i quali si è conclusa la presa in carico nel corso del 2020 sono stati 379, di cui 216 stranieri e 22 minori stranieri non accompagnati; i ragazzi presi in carico a partire dal 1° gennaio 2020 sono stati 33.
Per quanto riguarda l'accoglienza nelle strutture residenziali i bambini e ragazzi presenti nelle strutture residenziali sociali e socio-educative al 31 dicembre 2020 (esclusi i maggiorenni, i bambini presenti con genitori maggiorenni e gli accolti in strutture ad alta autonomia) sono stati 42, di cui 28 stranieri, 11 minori stranieri non accompagnati (27 maschi e 15 femmine). I bambini e ragazzi presenti in strutture socio-sanitarie al 31 dicembre 2020 sono 4, di cui 2 stranieri, 0 minori stranieri non accompagnati, (in totale 1 maschio e 3 femmine).
Programma delle iniziative. L'assistente sociale del Servizio Affidi Silvia Badiani insieme alla psicologa del Centro Affidi Caterina Becherini hanno illustrato il calendario di eventi e incontri pubblici, dal 2 al 28 ottobre, tutti gratuiti con obbligo di green pass e prenotazione al Centro Affidi SDS Area Pratese www.comune.prato.it/sanità, servizioaffidi@comune.prato.it, o 0574 1836477 05741836412.
Si comincia sabato 2 ottobre alle 17 nel Salone Consiliare di Palazzo Comunale con la presentazione dell'undicesima edizione del Mese dell'Affido con una performance "Io, tu, noi...e gli altri?" in collaborazione con l'associazione Cieli Aperti.
Ogni giovedì del mese, il 7, 14, 21 e 28 ottobre, sarà dedicato alla rassegna cinematografica a ingresso gratuito sul tema dell'affido, dal film "Famiglia all'improvviso" a "Tutti per uno" passando per "Mio papà", in collaborazione con Art Hotel.
Coinvolti, oltre al Comune di Prato, anche Camignano, Montemurlo, Vernio, Vaiano, Cantagallo, Poggio a Caiano con concerti, laboratori, iniziative per bambini e famiglie e camminate.
Ci sarà spazio anche per la mail art con l'inaugurazione lunedì 11 ottobre della mostra d'arte "Accogliere Mail Art" realizzata nella Saletta Valentini in collaborazione con l'associazione Gefyra-Il ponte dei bambini. La mostra durerà fino al 22 ottobre.
Inoltre quest’anno verrà anche inaugurata martedì 19 ottobre in via Firenze all'altezza del Playground la Panchina dell’Affidamento familiare, con la partecipazione delle istituzioni del Comune di Prato e delle famiglie affidatarie. Nell’ambito dell’SdS è presente un’altra panchina nel Comune di Montemurlo ai giardini di via San Babila.
Per scaricare il programma dettagliato si può visitare il sito http://www.comune.prato.it.
np
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