Uno striscione su Palazzo Gini per dire no allo sfruttamento nella Giornata Europea contro la Tratta degli Esseri Umani
Anche quest'anno il Comune di Prato aderisce alla Giornata contro la Tratta degli Esseri Umani per condannare lo sfruttamento sessuale e lavorativo, l’accattonaggio, lo spaccio, i furti, i matrimoni forzati e il traffico di organi. Molte donne e uomini subiscono ancora violazioni dei diritti umani nell’indifferenza di tanti e proprio per questo è importante invitare a riflettere su quale nuovo modello di sviluppo economico e sociale immaginare per una società che vuole fare del riconoscimento della dignità umana la colonna portante di una nuova civiltà e di un nuovo umanesimo. Lo striscione rimarrà affisso fino al 5 novembre.
Inoltre il sindaco e presidente ANCI Toscana con la delega per l’Immigrazione Matteo Biffoni parteciperà all’incontro pubblico “La Toscana non tratta. I dati e le esperienze nella lotta contro la tratta e per l’affermazione dei diritti”, organizzato lunedì 18 ottobre alle 9.30 al Palazzo delle Muse in piazza Mazzini a Viareggio da S.A.T.I.S. – Sistema Antitratta Toscano Interventi Sociali. Il sindaco interverrà su “I Comuni nel quadro strategico della gestione dei fenomeni migratori e della tratta e sfruttamento”. All'incontro parteciperà anche la direttrice della Società della Salute Area pratese Lorena Paganelli.
Il Comune di Prato, con l'adesione alla 15a Giornata Europea contro la Tratta degli Esseri Umani, conferma l’impegno contro lo sfruttamento lavorativo anche dopo l'adesione alla rete regionale del progetto S.A.T.I.S. che la Giunta comunale ha approvato nel giugno scorso con la delibera 100 per rimarcare l'adesione al progetto regionale anti tratta ed anti-sfruttamento.
Ecco i progetti che vedono il Comune di Prato come partner.
Il progetto SATIS (Sistema Anti Tratta Toscana Interventi Sociali) finanziato dal Ministero delle Pari Opportunità e cofinanziato dagli enti locali, prevede l'inserimento di vittime di sfruttamento lavorativo in protezione in strutture residenziali, con percorsi di supporto, riqualificazione professionale e integrazione. Per chi non necessita di soluzioni abitative, con il supporto di un operatore specializzato si può concordare un percorso di integrazione personalizzato (apprendimento/perfezionamento della conoscenza della lingua italiana, corsi di formazione professionale, tirocini/stage per inserimento lavorativo in altri contesti). Grande attenzione è dedicata ai percorsi di protezione per le vittime tramite il raccordo tra il Sistema di protezione antitratta e/o sfruttamento e il Sistema a tutela dei richiedenti/titolari di protezione internazionale (S.A.I.).
Il progetto S.A.I. (Sistema Accoglienza e Integrazione), finanziato dal Ministero dell’Interno, offre servizi di accoglienza, integrazione e tutela a richiedenti e titolari di protezione internazionale, nonché alle vittime di tratta e di sfruttamento lavorativo che non trovano posto nel sistema SATIS.
Il progetto LAIV (Lavoro, Alloggio, Istruzione, Vulnerabilità), finanziato dal Fondo Nazionale Politiche Migratorie 2019, prevede la possibilità di strutturare percorsi di integrazione personalizzati con “dote” economica.
Inoltre è attiva, sul territorio pratese, l'accoglienza in due strutture ad indirizzo segreto, per donne con minori, vittime di tratta e/o sfruttamento e servizi di accoglienza integrata per il reinserimento socio lavorativo; vi è anche un' unità di strada per il monitoraggio del fenomeno della prostituzione su strada, oltre alla ben nota attività di sportello per l’emersione di vittime di tratta e/o sfruttamento, lavorativo in particolare ma anche sfruttamento sessuale.
A questi progetti si aggiunge il lavoro svolto dallo Sportello Immigrazione e Cittadinanza del Comune di Prato a cui ci si può rivolgere per consulenza sulla normativa in materia di ingresso, soggiorno in Italia e protezione internazionale, protocollo per l’inclusione scolastica degli alunni stranieri, corsi di lingua e cultura italiana per bambini e ragazzi, rilascio certificati di idoneità dell’alloggio. Lo Sportello si occupa anche di supportare e tutelare le vittime di sfruttamento lavorativo e sono diverse le segnalazioni che hanno dato luogo ad indagini molto estese da parte della Procura della Repubblica di Prato, arrivando all'arresto degli sfruttatori. Il caso più recente, ad esempio, è avvenuto a settembre: un giovane cittadino nigeriano si è rivolto allo Sportello di via Roma 101, che ha fatto scattare l’operazione “Prato in Tre” condotta dalla Polizia Municipale e dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, portando all'arresto di due uomini e una donna, titolari di una ditta di confezione di Prato, accusati del reato di sfruttamento lavorativo ai danni di nove lavoratori extracomunitari (cinque di origine africana, quattro cinese) a cui imponevano turni di 14 ore a 2 euro l'ora.
np
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