Dante e Verdi uniti nel segno dell'arte e della musica con "Il Canto di Dante" e “Verdianamente”
Si è tenuta stamani in Palazzo Comunale la presentazione
de
“Il canto di Dante”,lo
spettacolo teatrale in 14 quadri tratto dalla “Divina
Commedia”, che si terrà al
Teatro Politeama Pratese
martedì 14 dicembre alle 21, in
occasione del settecentenario della morte di Dante Alighieri. Ad
illustrare l'evento sono stati Goffredo Gori e Gianni Novelli, il
sindaco Matteo Biffoni e l'assessore alla Cultura Simone Mangani.
Erano inoltre presenti Leonardo Meoni dell'Archivio di Stato, il
direttore della Scuola di Musica Verdi Paolo Ponzecchi,
l'architetto progettista dell'allestimento della mostra Franco
Giorgi e il responsabile dell'Unità Edilizia monumentale e
Patrimoniale del Comune Francesco Procopio.
Lo spettacolo anticipa la collocazione della prima sezione
della mostra permanente
“Verdianamente” alla
Scuola comunale di Musica Verdi, che sarà
inaugurata il 18 dicembre alle 18 in occasione del 120°
anniversario della morte del compositore italiano. La mostra, che
sarà composta da un corpus di oltre duecento
documenti verdiani, sarà realizzata grazie alla
generosa donazione all'Amministrazione comunale della raccolta
personale di Goffredo Gori.
A fare da collante tra i due eventi sarà la musica,
che unirà Dante Alighieri e Giuseppe Verdi, le tre cantiche
dantesche messe in scena da un cast di oltre 80 tra artisti e
tecnici e i documenti del compositore e senatore italiano, di
proprietà del Comune di Prato, messi per la prima volta a
disposizione della città.
“Con questa messa in scena, che ha il grande pregio di
unire professionisti e non professionisti attorno ad un comune
progetto nel nome della Donazione Gori, rendiamo conto di un
contesto cittadino fatto di passione e cura quasi maniacale
- ha detto
l’assessore alla Cultura Simone
Mangani - Ci auguriamo che il Teatro Politeama sia
colmo della stessa passione il 14 dicembre".
"L'evento - che è organizzato dal Comune di
Prato in collaborazione con l’associazione Perché
Verdi Viva - è frutto di un percorso cominciato 8 anni fa:
la prima donazione di Gori risale al 2013. Poi, prima
della seconda donazione, avvenuta nel 2019, c'è
stata la perdita e fortunatamente il ritrovamento di una lettera
autografa di Verdi. Ora - aggiunge Mangani - siamo nella fase in
cui l'archivio cataloga e digitalizza le opere e i
documenti".
"È una grande soddisfazione arrivare a un punto di partenza e di arrivo di questo percorso che è stato tortuoso - ha detto il sindaco Matteo Biffoni - e che non sarebbe potuto iniziare se non ci fosse stata in origine la generosità di Goffredo Gori. Dalla donazione di Goffredo sono passati tanti anni e ora siamo finalmente giunti a questa definzione precisa che arricchirà culturalmente e più profondamente la città di Prato e non solo".
"Dante e Giuseppe Verdi, che non sono state persone "normali" ma eccezionali, saranno i protagonisti degli appuntamenti. Questo è il punto da cui prende forma l'intero evento - ha detto Gianni Novelli, presidente dell'associazione Perché Verdi Viva - siamo all'inizio del percorso, ma è per noi una festa inaugurare la mostra che presto sarà a disposizione della città".
"Lo spettacolo teatrale "Il canto di Dante" non è solo una rappresentazione della Divina Commedia, ma è musica, voce cantata - ha detto invece Goffredo Gori, ideatore dello spettacolo - Ed è per questo una virtuosa congiunzione la presenza di Verdi nell'evento generale". Gori ha infine aggiunto: "Io non sono un collezionista, ma la mia è una raccolta storica e senza tempo che unisce tutta la mia famiglia, da mio nonno a mio figlio".
gf
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